Gazzetta di Reggio

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«Costretti a smettere o trasferirci perché senza palestra adeguata»

«Costretti a smettere o trasferirci perché senza palestra adeguata»

Guastalla: il grido di allarme dell’Us Saturno che conta centinaia di atleti. Da anni il mondo sportivo locale chiede un palazzetto a norma per le attività e nonostante i progetti pronti la struttura ancora non si vede

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GUASTALLA. Strutture «inadeguate per numero e caratteristiche». E che obbligano gli atleti a orari di allenamento «inadatti». Tanto che ora l'Us Saturno minaccia di far «emigrare» l'attività sportiva nei palazzzetti sportivi dei comuni limitrofi o addirittura di cessare il volley.

La questione palazzetto è annosa a Guastalla. Da tempo, il mondo sportivo chiede una struttura adeguata e la risposta del municipio - nonostante esistano i progetti - deve fare i conti con la mancanza di fondi. Ora l'Us Saturno torna alla carica e alza la voce. Paventando uno scenario che a Guastalla nessuno vorrebbe: lasciare la città.

«Gli ottimi risultati ottenuti ai campionati regionali di Fiorano Modenese pongono l'Us Saturno come la maggiore realtà nella ginnastica artistica di tutta la Bassa - scrive la società in una nota - Guastalla annovera fra le sue fila ragazzi e ragazze da Luzzara, Gualtieri, Novellara, Reggiolo e Campagnola, oltre naturalmente ai guastallesi, e tutto questo in condizioni di strutture inadeguate, per numero e caratteristiche, obbligando gli oltre 90 giovani atleti e atlete a orari di allenamento inadatti. E' l'ennesima riprova della carenza di impianti per tutto lo sport guastallese». «Già il basket (la cui prima squadra, in esilio forzato ormai da 5 anni a Castelnovo Sotto, è in testa al campionato regionale di serie D) è costretto con diverse squadre a emigrare nei paesi limitrofi (Gualtieri, Luzzara, Castelnuovo Sotto). Il Volley - prosegue - non se la passa meglio, essendo costretto a sviluppare parte della propria attività nella piccolissima palestra Bisi e parte nella tensostruttura dell'oratorio Don Bosco (con spogliatoi esterni che costringono le atlete a uscire dall'impianto). Quest'ultima, di proprietà della parrocchia del duomo, che a proprie spese ne cura la gestione, fra non molto avrà bisogno di importanti interventi di manutenzione. La parrocchia sarà in grado di sostenere i costi, gravata già dall'ingente sforzo per il restauro del duomo e dal più recente e inaspettato intervento per il santuario della Beata Vergine della Porta?».

«Fra qualche mese l'Us Saturno sarà costretta a decidere se far emigrare oltre 100 ragazze nei comuni limitrofi o, peggio ancora, smettere l'attività del volley? Guastalla è l'unico Comune della provincia con più di 10.000 abitanti a non avere un impianto regolamentare e a norma - sottolinea - Anche rispetto ai piccoli Comuni, si trova a fondo classifica. In un periodo in cui le poche risorse pubbliche sono giustamente concentrate all'assistenza agli anziani o verso chi ha perso il posto di lavoro, si sottolinea come anche le attività a carattere sportivo siano importanti per l'educazione delle nuove generazioni, in un mondo dove i comportamenti scorretti sono in continua crescita».