Il Gruppo Rondine a Lauro Giacobazzi e a Progressio - Sgr
Grande novità per Rondine Group, azienda leader nella produzione di piastrelle per pavimenti, rivestimenti e battiscopa in gres porcellanato con sede a Rubiera, a cui appartengono Sadon e Spray Dry....
Grande novità per Rondine Group, azienda leader nella produzione di piastrelle per pavimenti, rivestimenti e battiscopa in gres porcellanato con sede a Rubiera, a cui appartengono Sadon e Spray Dry.
Nei giorni scorsi infatti è stata ufficializzata la notizia del cambio nell’assetto societario del gruppo, che passa interamente nelle mani di Lauro Giacobazzi: insieme ai componenti della sua famiglia, e al Fondo di Private Equity Progressio - SGR, già soci di riferimento, questi ha acquisito la totalità delle azioni di Rondine S.p.A, dopo che già da diverso tempo ricopriva il ruolo di socio di riferimento.
Tale decisione, volta al rafforzamento della propria presenza nell'azienda in continuità con la storia del Gruppo, si basa sulla forte volontà di entrambi di proseguire nel comune progetto di crescita di Rondine sui mercati internazionali, consolidando le radici territoriali all'interno del Distretto ceramico, di cui l’azienda è uno dei rappresentanti più importanti.
Nonostante il difficile momento economico generale, con la crisi finanziaria che ha finito per intaccare pesantemente anche la domanda di servizi e prodotti, i risultati del Gruppo Rondine si segnalano in controtendenza: al 30 settembre di quest'anno i ricavi consolidati hanno visto un aumento del 16,2% rispetto allo stesso periodo del 2010, con un margine operativo lordo dell'11,2%, anche esso in crescita rispetto al 10% dei primi tre trimestri dello scorso anno. Segno che nonostante le difficoltà, in Italia e in Emilia ci sono ancora le capacità e le potenzialità per crescere e competere a livello internazionale. Rondine Group, che nel 2011 ha tagliato il traguardo dei 50 anni di attività, ha tre stabilimenti produttivi dislocati nel distretto ceramico e un organico complessivo di 300 dipendenti, distribuiti nella tre fabbriche di Rubiera (la più grande con 115 lavoratori impiegati), Vetto e Sassuolo.
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