Gazzetta di Reggio

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Prima di diventare Nomadi per due anni furono I Monelli

Prima di diventare Nomadi per due anni furono I Monelli

Dal ’63 a oggi sono stati 50 i dischi pubblicati e oltre 15 milioni le copie vendute Tra lutti e rinascite, continua la storia della band più longeva d’Italia

25 febbraio 2012
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NOVELLARA

In principio, nel 1961, erano I Monelli, poi nel 1963, con l’arrivo di Augusto Daolio, diventarono i Nomadi.

E’ questa la genesi di una band italiana che è già storia e presente allo stesso tempo e che proprio oggi si appresta a inaugurare una nuova pagina di vita con il un’altrettanto nuova voce che va a sostituire Danilo Sacco, nel gruppo dal 1993 ad oggi.

I dischi al momento sono 50 in tutto fra studio, live e raccolte per oltre 15 milioni di copie vendute , ma il primo rimane “Donna la prima donna” del 1965: da lì l’avventura di Beppe Carletti e compagni è andata in crescendo, a partire dall'incontro con Dodo Veroli, amico produttore, e Corrado Bacchelli nel ‘66 che ha portato all’uscita del singolo "Come potete giudicar" e all’incontro con il giovane e sconosciuto Francesco Guccini. La collaborazione con Guccini ha portato subito grandi risultati come "Noi non ci saremo" e "Dio è morto", apripista per altri innumerevoli lavori discografici e partecipazioni a trasmissioni televisive e manifestazioni canore: nel '70 al Disco per l'estate con "Un pugno di sabbia", nel '71 al Sanremo in coppia con Mal con "Non dimenticarti di me" e ancora nel '72 al Disco per l’Estate con "Io vagabondo". Nel 1984 Dante Pergreffi sostituisce al basso Umberto Maggi e nel 1990 Augusto, Beppe e Dante vengono affiancati da Cico Falzone alla chitarra, e da Daniele Campani alla batteria.

Il gruppo guadagna in entusiasmo e il sound generale risulta più fresco ed attuale come testimonia l'album "Solo Nomadi". La storia continua nel 1991 con "Gente come noi", disco di platino con oltre 100mila copie vendute, e nel 1992 con l'antologia "Ma noi no" che ad oggi si è aggiudicata cinque dischi di platino. Entro la fine del 1992 giunge un altro disco celebrazione, il live "Ma che film la vita", quattro dischi di platino, tra le poche consolazioni di un'annata altrimenti terribile: il 14 maggio muore in un incidente stradale il bassista Dante Pergreffi e il 7 ottobre, dopo una breve ma straziante malattia, muore Augusto Daolio.

Lo choc è tremendo e lo scoramento è tale che si prende in considerazione l'ipotesi di abbandonare tutto, di sciogliere il complesso ma incoraggiati dalle testimonianze d'affetto di ogni natura e migliaia di amici e fans, il gruppo decide per il meglio: si va avanti. Con Beppe, Daniele, Cico ed Elisa, entrata in sostituzione di Dante, il complesso riparte insieme a Danilo Sacco, voce e chitarra, e a Francesco Gualerzi, voce e sax. Il 1993 è il banco di prova del nuovo gruppo, con il via di un nuovo tour e l’uscita dell’album “Contro”, contenente le ultime incisioni di un disco concepito e realizzato da Augusto e i Nomadi realizzate nel febbraio-marzo '92. I Nomadi sono di nuovo sulla cresta dell’onda e la loro storia si compone di nuove importanti tappe musicali e non, come l’incontro con il Dalai Lama, premio Nobel per la Pace, durante una sua visita in Italia nel 1994 e il premio “Artisti per la pace 1997” ricevuto durante il concerto di Adurante una sua visita in Italia nel 1994 e il premio “Artisti per la pace 1997” ricevuto durante il concerto di Assisi. Anche il 2008 è un anno importante, con il 45° compleanno dei Nomadi festeggiato a Folgaria con una "tre giorni non stop" di cultura, divertimento e due concerti dei Nomadi con la Omnia Symphony Orchestra diretta dal Maestro Bruno Santori. Nel 2010 sono sul palco di Sanremo con Irene Fornaciari e “Il mondo piange”. (f.m.)