Gazzetta di Reggio

Reggio

Il terremoto raccontato dai ragazzi della classe 5.a della scuola primaria di Luzzara

Il terremoto raccontato dai ragazzi della classe 5.a della scuola primaria di Luzzara

La paura e per la terribile scossa di domenica scorsa e le immagini drammatiche viste in televisione nei temi degli alunni

26 maggio 2012
12 MINUTI DI LETTURA





Il Terremoto

Sono una ragazzina di 11 anni che nella notte del 19 maggio alle 4 ha sentito il terremoto. Io mi chiamo Noemi Marrola e ora vi racconto come ho vissuto il terremoto. Stavo dormendo da mio papà, mentre dormivo ho sentito qualcosa che si muoveva allora ho subito pensato che fosse mio fratello che dondolava il letto, ma lui stava dormendo con mio papà e quindi non poteva essere Cristian. Mio papà ci ha svegliato di sopprassalto e siamo subito corsi in soggiorno per vedere se fosse tutto a posto. Poi ci siamo messi le scarpe in fretta e siamo subito corsi in giardino con altre persone. Indossavano pigiama corto, io tremavo dalla paura e quando stavamo per rientrare in casa fortunatamente mi ha chiamato mia cugina Francesca che mi ha avvertito di un'altra scossa e siamo corsi di nuovo in giardino. Poi siamo andati a fare un giro con la macchina e dopo essere ritornati dal giretto mio papà è andato a prendere in casa due cuscini e una coperta per me e mio fratello ed abbiamo dormito in macchina. Non siamo più riusciti a dormire quella notte. E' stata una brutta esperienza e spero di non riviverla mai più.

Noemi Marrola 5A

------------------

Quella notte mi sono davvero spaventata.

Mi chiamo Valeria, ho undici anni e, la notte tra il 19 e il 20 maggio, durante il terremoto mi sono spaventata tantissimo.

Durante i primi secondi della scossa più forte io stavo dormendo profondamente perchè il sabato sera avevo fatto il saggio di danza insieme ad altre due amiche della mia classe.

Mio papà, fino a quel momento stava dormendo sul divano della sala e in seguito, mi ha raccontato che, appena sentito il terremoto, ha pensato a me e si è fiondato in camera mia.

Mi ha svegliata e, quando ho capito cosa stava succedendo, sono sbiancata e, insieme ai miei genitori, sono corsa giù per le scale come per vincere una maratona.

In quegli attimi di terrore pensavo solo al fatto che sarebbe potuto cadermi la casa addosso.

Durante la scossa successiva invece ero appena tornata a letto e, di nuovo, siamo corsi tutti al piano terra. Subito dopo, tutti insieme, anche con la mia cagnolina siamo andati a trovare mia zia in macchina a Novellara.

In seguito, per la paura, sono andata a dormire con i miei genitori che, come me, temevano l'arrivo di un'altra scossa: insomma è stata per me una bruttissima esperienza.

Valeria Ferramola 5A

------------------

Che paura quel terremoto!

Siamo 2 bambine di 11 anni che nella notte tra il 19 e il 20 maggio si sono accorte della grande scossa di terremoto delle 4 circa. La prima storia che raccontiamo è quella di Silvia.

Quella notte stavo dormendo, dopo aver fatto il mio saggio di danza con Gaia, quando ad un tratto sentii la mamma urlare "terremoto!!!" e allora mi accorsi che la terra stava tremando. Corsi fuori insieme alla mia famiglia. Ero un po' confusa, perchè ero stata svegliata di soprassalto ma poi cominciai ad accorgermi della gravità del fatto. Ero impaurita più che mai, ma presto mi sentii rassicurata sulle ginocchia del papà, seduto su una sedia in giardino. Subito poi rivolsi il mio pensiero alla popolazione Maya che quest'anno ha previsto la fine del modno; però mi accorsi che non ero la sola a pensarlo, perchè la mamma disse: "Accidenti a quei Maya!!". Successivamente tornai in camera da letto perchè era tutto al suo posto.

Ora raccontiamo la storia di Gaia.

Quella notte ero da poco tornata dal saggio di danza, fatto con Silvia e altre amiche. Quando è iniziata la scossa stavo sognando un letto cattivo che si muoveva e io stavo per gridare "basta!" ma aprii gli occhi e mi vidi tremare.

Mi sentivo spaesata! Subito pensai di andare sotto al letto ma mi accorsi che era troppo basso allora vidi la scrivania e mi nascosi là sotto nell'attesa della fine del terremoto per uscire di casa. Alla fine della scossa arrivò mia padre che mi accompagnò giù dalle scale. Prima di uscire acchiappai la coperta e mi infilai velocemente le ciabatte. Fuori i lampioni della luce facevano uno strano rumore che sembrava prolungare la scossa. Quando fummo sicuri che non fosse successo nulla rientrammo e solo per quella notte io dormii con mio padre, e mio fratello con mia madre.

Dopo questa grande scossa ne sentimmo molte altre.

Speriamo che questo episodio non succeda più per non causare, come questa volta, altre vittime.

Gaia Zoboli

e

Silvia Manfredini

--------------------

La paura di noi bambini per il terremoto

Io sono Stefania, ho 10 anni e nella notte tra il 19 e il 20 maggio 2012, verso le 4 del mattino ho avvertito una forte scossa di terremoto. Io stavo dormendo e tutto ad un tratto mi sono svegliata, all'inizio non capivo cosa stesse succedendo, ma dopo un paio di minuti ho capito che c'era il terremoto. Subito dopo è arrivata mia mamma e mi ha detto di uscire in giardino con mio fratello e il mio cane, poi ce ne è stata un'altra ma più leggera. Dopo un po' siamo rientrati, ma eravamo ancora molto spaventati. Verso le 11 siamo andati a pranzare da mia zia a Reggiolo. E verso le 15 abbiamo sentito un'altra scossa minore, ci siamo spaventati molto e dopo siamo andati in macchina perchè pioveva. Mio cugino è rimasto in macchina perchè aveva paura allora per non annoiarmi sono rimasta con lui. Dopo siamo rientrati in casa a guardare la TV e a giocare, è stata una giornata piena di paura, ma il giorno seguente mi sono sentita molto più sicura anche se il mio cane tremava dalla paura. Mi sono spaventata soprattutto perchè mio papà non era a casa ed è tornato il giorno seguente. Degli amici di mio papà di Poggiorusco (Mn) avevano appena comprato un appartamento e ora è crollato tutto.

Mi dispiace tanto per loro e per le altre persone che sono rimaste senza casa, vorrei tanto aiutarli in qualche modo.

Stefania Singh Gidda 5A

--------------------

Io racconto...... il terremoto

Domenica 20 maggio una scossa di terremoto magnitudo 5.9 ha svegliato nella notte molti abitanti di Luzzara. Alle 4.04 mi sono svegliata sentendo un rumore fortissimo, stavano cadendo dalla mensola i miei giochi. In fretta, tutta assonnata, tutta impaurita, tutta stordita con la mia famiglia siamo scesi al piano di sotto, stavamo vicino alla porta d'uscita, nel caso, saremmo usciti perchè poteva... cadere il soffitto, fortunatamente non è successo. Papà è uscito fuori per controllare e ha scambiato qualche parola con i nostri vicini anche loro spaventati e impressionati. Io, tenevo stretta stretta la mano della mia mamma. Avevo paura perchè i miei genitori si agitavano e quindi influenzavano molto il mio stato d'animo. Quando la scossa è finita, infatti, i lampadari non si muovevano più, mi sembrava di sentire ancora gli oscillamenti del terremoto. Per la paura ci siamo accampati, per dormire, in salotto. Nelle ore seguenti sono avvenute altre scosse di assestamento, più basse ma ugualmente allarmanti. Ho avuto fortuna perchè non abito nell'epicentro del sisma, ma auguro a tutti quelli che non hanno più un casa di ritrovare il coraggio in se stessi e di non assistere più a un terremoto così forte, che ha fatto tremare la nostra Emilia Romagna e non solo.

Sara Melis 5B

----------------------------

Io racconto... il terremoto

Luzzara 4.00 del mattino. Io dormivo, ho sentito un boato e mi sono svegliata, ho visto che la casa tremava tutta. La mia mamma e mio papà subito hanno svegliato i miei fratelli e siamo scesi giù, dove c'erano tante persone spaventate. Nessuno voleva rientrare a casa, dopo un po' abbiamo deciso di salire alle 5.30 ne è arrivata un'altra; mia nonna dallo spavento si è sentita male e l'abbiamo portata subito in ospedale. Mio papà ha acceso la TV per vedere i danni che aveva causato. Ci sono stati dei posti in cui il terremoto ha provocato dei danni maggiori con tanti palazzi caduti: chiese, fabbriche e decine di feriti e dei morti e tanti sfollati che hanno dovuto dormire per strada, nelle palestre, in scuole e in tende mentre qualcuno dormiva in auto. I soccorsi subito si sono recati sul posto per aiutare tante persone dando a loro da mangiare, da bere e qualche coperta per ripararsi dal freddo. Speriamo che tutto questo non accada più perchè il terremoto mette tanta paura.

Anna De Filippi 5B

----------------

Io racconto... il terremoto

Alle 4.00 di notte c'è stata la prima scossa forte di terremoto, magnitudo 6.3. Io, mia sorella, mia madre e mio papà siamo scesi fuori in giardino spaventati. Dopo 10 minuti siamo tornati in casa e ci siamo messi sul divano a guardare la televisione per vedere e ascoltare se parlavano un po' di quella scossa. Dopo mezz'ora io e mio padre siamo andati a letto a cercare di dormire. Dopo, alle 5.00 abbiamo sentito un'altra scossa di terremoto, nagnitudo 5.1 e siamo ricorsi fuori casa. Dopo 5 minuti siamo ritornati in casa e mia madre e mia sorella sono rimaste sul divano a dormire ma io e mio padre siamo ritornati a letto. Il giorno dopo, abbiamo fatto colazione e siamo corsi a vedere cosa diceva il telegiornale. Sono andata in chiesa ma c'erano delle crepe e il sindaco aveva detto che non era grave ma per sicurezza abbiamo celebrato la messa al convento. Io non vorrei ripetere mai più questa esperienza perchè tutta la gente a Luzzara e in altri paesi, ha sentito il terremoto. Molti si sono spaventati e alcuni hanno perso la vita; altri devono dormire nelle macchine perchè le loro abitazioni hanno subito gravi danni.

Elia Gorni 5B

------------

Io racconto... il terremoto

Il giorno del terremoto è stato molto brutto. Stavo dormendo e ad un tratto tutte le cose stavano per cadermi addosso. Ho avuto il cuore che mi batteva come un tamburo e le gambe che mi tremavano, infatti non riuscivo neanche a correre velocemente. In televisione ho visto che a Ferrara e nelle sue province tutto era rotto e delle persone erano morte, erano morte loro ma il dolore l'avevo io. C'erano delle persone che si portavano le coperte nei parchi e nei parcheggi come rifugio, c'erano persone che andavano in macchina e quelli che abitavano in palazzi con tanti piani i vigili e poliziotti li avevano fatti uscire. Avevo paura che morissero i piccoli bambini. Spero che il terremoto non venga più perchè muoiono tante care persone e tanti bei bambini. Il terremoto ha il colore grigio come la guerra. Alcuni mei compagni avevano paura che la scuola crollasse, non erano venuti, ma io ero venuta per l'aiuto del mio carissimo Dio che aveva mantenuto il mio cuore. Il fatto del terremoto mi ha fatto molto piangere per il dolore degli altri.

Ume Salma Afzal 5B

-------------------

Io racconto... il terremoto

Era notte, tutti dormivano, le luci erano spente, a un certo punto ho sentito tremare il letto e ho chiamato spaventata mamma e papà poi hanno detto: "Non preoccupatevi sono piccole scosse qua da noi non fanno niente".

I nostri genitori ci hanno tranquillizzate, poi siamo ritornati a letto. Io non riuscivo più a dormire, e continuavo a guardare la mia sveglia. In casa c'era silenzio, tutti dormivano e le luci erano ancora spente. Dopo un po' il di tempo sentivo ancora il letto muoversi e ho chiamato la mamma. Ho riguardato la sveglia, mi giravo e rigiravo nel letto, fino alla mattina non sono riuscita a riaddormentarmi. Alla mattina, abbimo sentito dove era l'epicentro, purtroppo è stato vicino a noi, io sono contenta che non mi è successo niente di grave, però mi dispiace per le famiglie che non possono stare in casa loro.

Alessia Beltrami 5B

------------------

Io racconto... il terremoto

Domenica 20 maggio 2012, mentre dormivo nella mia cameretta ho sentito un boato e dopo un paio di secondi la casa ha cominciato a tremare. Ho avuto tanta paura, per fortuna accanto a me avevo mia sorella. I miei genitori subito sono venuti a vedere se stavamo bene, quando ho smesso di tremare siamo scesi nel cortile. Dopo un po' siamo saliti su e abbiamo acceso la TV per sapere dal telegiornale cosa era successo e hanno detto che l'epicentro è stato tra Ferrara e Verona. A Reggio Emilia ci sono stati molti danni su case e persone. Io spero che queste scosse cessino così la popolazione dell'Emilia Romagna rientrerà nelle proprie case.

Yuri Peluso 5B

--------------

Io racconto... il terremoto

Sabato 19 maggio durante la notte e precisamente alle ore 4.03 si è verificata una forte scossa di terremoto, che ha colpito le nostre zone, ma soprattutto la città di Ferrara, Bondeno e molti paesi vicini. Io e la mia famiglia eravamo tutti a letto e stavamo dormendo profondamente. Quel che è strano e che stavo facendo un sogno orribile: mi trovavo a Ravenna in gita con la mia classe, eravamo sulla spiaggia e stavamo guardando i soldi che galleggiavano sulle onde del mare. Ad un certo punto vedo uno squalo gigante e mi spinge dentro l'acqua così lo squalo mi mangia. Il mio sogno come al solito finisce che raggiungo la vetta di una montagna e da lì cado giù. E' proprio in quel momento che vengo svegliata dai rumori e dal frastuono del terremoto che però io pensavo che fossero provocati da mia sorella. Quando la mamma e il papà sono entrati nella nostra stanza per portarci fuori ho capito quello che veramente stava succedendo; mi sono messa i sandali e ho corso giù per le scale fino ad arrivare fuori dalla mia casa, insieme a tutta la mia famiglia. Io e la mamma eravamo molto spaventate, mio papà e mio fratello un po' meno, mentre sua sorella era felicissima e avrebbe desiderato un'altra scossa che infatti dopo è arrivata. Che paura!!! Siamo entrati in casa alle 5.30 dopo la seconda scossa e siamo rimasti in salotto, ormai nessuno aveva più voglia di dormire. Nei giorni seguenti e anche oggi ci sono state tante piccole scosse, più di 180. E' stata proprio una brutta esperienza, spero che il terremoto se ne sia veramente andato!

Safaa Labloul 5B

-------------------------------

Io racconto... il terremoto

Era il giorno 20 maggio 2012 alle ore 4.04 di mattina e a quell'ora c'era stato un movimento della crosta terrestre quindi un terremoto. Questo terremoto era molto forte: di magnitudo 5.9 forte quasi come quello che distrusse l'Aquila. In quella mattina io ero nella mia casa a dormire nel mio letto, quando improvvisamente sentii le urla della mia mamma che diceva di aver sentito il letto muoversi e di aver udito anche qualcosa che cadeva dalle mensole della mia camera. Mi precipitai immediatamente in camera della mia mamma e gli dissi di calmarsi, perchè lei quando sente un terremoto si preoccupa e si agita moltissimo anche senza motivo. Immediatamente la mamma e il papà svegliarono la mia sorellina e tutti ci mettemmo le scarpe per uscire dalla casa per evitare pericoli. L'indomani accendemmo la televisione e vedemmo che il terremoto aveva causato molti danni e che l'epicentro era a Modena e che sono crollate molte chiese e molte fabbriche a causa del terremoto non possono continuare i lavori. Molte scuole sono state chiuse e le persone con una casa vecchia hanno perso delle abitazioni. Insomma questo terremoto è stato molto più distruttivo di quello del mese di febbraio.

Matteo Pedretti 5B

----------------------

Io racconto... il terremoto

Spente le luci, ci siamo addormentati tranquillamente sui nostri letti. Sognavamo di essere dei super-eroi e difendevano il nostro comune di Luzzara. Dopo di che un grandissimo rumore ci ha svegliati. Non riuscivamo a capire da dove venisse. Pensavamo a una aereo che volava a bassa quota o ad una lavatrice in centrifuga. Ma niente di tutto questo. Contemporaneamente ci accorgemmo che il letto tremava, il lampadario dondolava velocemente. Si sentiva la casa che cigolava come quando si schiaccia una lattina di Coca-cola; ci ritrovammo tutti spavemtati sul divano. Già dal primo momento avevamo la senzazione che questo terremoto era stato devastante e particolare per la nostra zona. Dopo un po' abbiamo cominciato a guardare le notizie su internet. Abbiamo imparato che l'epicentro del terremoto era vicino a Modena, erano crollati due capannoni e si contavano i morti. Nelle immagini successive siamo rimasti colpiti dalla chiesa di Mirandola completamente distrutta. Per tutta la mattinata la televisione aggiornava sui danni causati dal terremoto. Eravamo molto tristi e impauriti, ma felici che alle nostre famiglie non era successo niente.

Nicolò Bertarelli e Valerio Zambroni 5B