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Anna Giulia, confermata la condanna

Anna Giulia, confermata la condanna

Pena a due anni e quattro mesi anche in secondo grado per i genitori: rapirono la figlia dalla casa vacanze

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La Corte d’Appello di Genova ha confermato la sentenza di primo grado a carico di Gilda Fontana e Massimiliano Camparini, la mamma e il papà della piccola Anna Giulia.

L’udienza si è tenuta il 4 ottobre scorso.

I due genitori erano stati condannati a due anni e quattro mesi, in primo grado, dal tribunale di Massa per il sequestro della bambina: un’azione che misero in atto nel luglio del 2011. Ora è arrivata la conferma, in secondo grado.

La piccola, all’epoca 5 anni, era ospite di una casa vacanza a Marina di Massa, una delle sedi del Cenacolo Francescano. Mamma e papà – che da anni hanno perso la potestà genitoriale – decisero di andarsela a riprendere con la forza. Fecero irruzione nella struttura, gestita dalle suore, e il padre minacciò le religiose con una pistola giocattolo. Poi, i tre fuggirono in auto.

Una fuga che li portò al confine con la Svizzera: è qui che vennero fermati il 28 luglio successivo.

La bambina, allora, venne nuovamente tolta ai due genitori e affidata alla tutrice (l’avvocato Sabrina Tagliati). Mentre Gilda Fontana e Massimiliano Camparini vennero arrestati.

Durò sei mesi la loro carcerazione. In seguito, la misura cautelare venne convertita in arresti domiciliari.

Quella non fu nemmeno la prima volta che i due genitori portarono via la bambina. Nel marzo del 2010 ci fu, infatti, una prima sottrazione della figlia durante uno degli incontri in presenza dell’educatore. Allora la fuga durò quattro giorno: vennero trovati dalla Squadra mobile in Slovenia.

Da quel giorno, i due genitori non poterono più rivedere la bambina.

E’ una storia difficile e dolorosa quella di Anna Giulia e dei suoi genitori, iniziata nel 2007.

Allora – secondo quanto definì poi il Tribunale per i minorenni di Bologna nelle motivazioni che dichiararono la bambina adottabile – nella casa della famiglia «fatiscente e sporca» vennero trovati strumenti volti al consumo di sostanze stupefacenti. Seguirono indagini. Il padre non finì mai sotto inchiesta, mentre la moglie patteggiò un anno e otto mesi di reclusione per detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Era solo l’inizio. Perché da quel momento, Anna Giulia venne allontanata dalla famiglia. Nel 2008, ai due venne sospesa la potestà genitoriale. E dopo i due rapimenti, nell’ottobre 2011 la piccola è stata dichiarata adottabile. Una decisione nei confronti della quale i due genitori non si sono mai rassegnati. E ancora lottano per riavere la figlia con loro.