Picchia per anni la moglie e la madre, arrestato
Un 40enne reggiano si trova da questa mattina in carcere alla Pulce
Un quarantenne reggiano si trova da questa mattina rinchiuso al carcere della Pulce. E’ accusato di lesioni gravi e maltrattamenti nei confronti della moglie e di maltrattamenti nei confronti della madre ultraottantenne. Di mezzo anche una bambina di 7 anni.
La prima denuncia della moglie risale al 2011 ma le botte iniziano nel 2008. L’uomo prende regolarmente a pugni e a calci la moglie e, in un’occasione, apre il gas minacciando di fare saltare l’appartamento.
Nel gennaio 2012, l’episodio forse più grave: l’uomo prende la testa della moglie e la sbatte contro il comodino provocandole ferite importanti che la costringono a farsi medicare al Pronto Soccorso. Fino al settembre del 2012 quando l’uomo butta fuori di casa la moglie a calci. La donna, che in un primo tempo trova rifugio da una vicina di casa, viene quindi ospitata in una casa protetta.
Nonostante questo, il marito riesce a trovarla e continua a importunarla e ingiuriarla sia per strada che sul posto di lavoro.
E dopo la moglie, è la volta della madre. L’uomo infatti si trasferisce a casa della madre e, non lavorando, la sua unica fonte di reddito è la pensione della donna. Se lei gli nega i soldi, lui spacca tutto quello che trova in casa e maltratta la madre dicendole che “il suo posto è Coviolo”. Nel dicembre del 2012 la madre chiama la polizia. Il figlio con un calcio l’ha fatta rovinare a terra provocandole un trauma al polso. L’inferno continua e la madre arriva a togliere al figlio le chiavi di casa: lui ritorna e ricominciano le botte. Numerosi i riscontri sia da parte della Squadra Mobile che dei servizi sociali.
Fino a lunedì scorso, quandi il gip Antonella Pini Bentivoglio accoglie la richiesta di misura cautelare in carcere avanzata dalla polizia e fatta propria dal sostituto procuratore Maria Rita Pantani. E oggi l’uomo è stato rinchiuso alla pulce.