Celiachia, l’Aic premia Amarri
È il direttore dell’unità operativa di pediatria del Santa Maria
È un trend in continua crescita, anche nella nostra provincia, quello registrato per i casi di celiachia diagnosticata tra adulti e bambini. Numeri che ancora non danno una reale percezione della diffusione di questa patologia (le statistiche parlano di un italiano celiaco su 100 di cui ancora la maggior parte non diagnosticati): un’intolleranza permanente al glutine – molecola proteica contenuta in molti dei cereali di uso più comune, come grano e orzo, ma non solo – che si risolve solo con una stretta osservanza della dieta ed evitando il più possibile i casi di “contaminazione” del cibo. Ma, come per diversi altri alimenti, anche per il glutine esistono più forme di intolleranze. Cosa ben diversa dall’allergia. È quello che ha cercato di spiegare nella sua relazione “Gluten sensivity e foodmaps nei bambini”, a un recente convegno, il professor Sergio Amarri, medico reggiano specializzato in pediatria e che ha nella gastroenterologia pediatrica la sua area d’interesse. Amarri dal 2003 è direttore dell’unità operativa di pediatria all’ospedale Santa Maria Nuova e più o meno nello stesso periodo è diventato consulente dell’associazione italiana celiachia (Aic).
E proprio l’Aic Emilia Romagna lo ha invitato a intervenire, insieme ad altri colleghi medici e ricercatori, durante il convegno in apertura dell’assemblea annuale che si è svolta a Ferrara, sabato scorso: durante l’incontro Amarri ha anche ricevuto una targa di riconoscimento dall’associazione.
All’assemblea e al convegno erano presenti i delegati e molti dei soci di tutte le sezioni locali Aic in regione, compresa quella di Reggio (che ha sede in via Mazzacurati 11).
«Il concetto espresso dal termine fodmaps è complesso. Diciamo che ho cercato di spiegare che le intolleranze alimentari (non solo quella al glutine) sono cosa diversa dalle allergie – spiega Amarri – Le intolleranze sono l’incapacità assoluta del nostro organismo di sopportare un determinato cibo; mentre nelle allergie si sviluppano determinati anticopri, nelle intolleranze questo non avviene. Esistono diverse forme di intolleranze.
Prendiamo il caso del glutine: è intollerante il celiaco (una forma permanente, ndr), ma un’intolleranza la può manifestare anche chi abusa nel giro di poco tempo, poniamo nell’arco di una giornata, di cibo con il glutine; un’altra intolleranza può essere quella della “gluten sensivity” che si manifesta negli adulti: molti hanno reazioni sistemiche (stanchezza, malditesta, formicolii agli arti ecc...) a causa dell’assunzione del glutine. Anche in questo caso si può migliorare e anche molto eliminando questo alimento dalla dieta.
Un esempio è quello del tennista serbo Novak Djokovic che ha scritto un libro in cui racconta come siano migliorate le sue performance sportive grazie alla dieta».
Questo aspetto il tennista lo ha raccontato in televisione domenica scorsa, invitato a “Che tempo che fa” da Fabio Fazio.