Hotel, case e società tra Reggio e la Calabria
Sequestro preventivo per un patrimonio da 13 milioni di euro, ci sono anche alcune società
REGGIO. Appartamenti, mezzi pesanti, auto, conti correnti, società intere. E persino un hotel a Isola Capo Rizzuto.
E’ lunga la lista dei beni sottoposti a sequestro preventivo dal tribunale di Bologna. Il valore ammonta a qualcosa come 13 milioni di euro. Un patrimonio che è testimonianza concreta degli affari di Michele Pugliese. E, secondo le indagini dei carabinieri coordinate dalla Dda, del giro che il denaro di origine illecita faceva passando dalla Calabria all’Emilia, per essere ripulito. E che molto spesso veniva reinvestito o direttamente sul territorio emiliano, in attività dedite al trasporto e al movimento terra, o di nuovo in Calabria e soprattutto a Isola Capo Rizzuto, preferibilmente nel settore del turismo. Come l’hotel Sala Verde, intestato alla madre Carmela Faustini, finito nell’elenco dei beni sottoposto a sequestro. Ma si parla anche di quote di società relative a un altro hotel-tavola calda sempre nella località calabrese.
Ci sono tre unità immobiliari, sempre a Isola Capo Rizzuto, che risultano intestate a Michele Pugliese: il valore è di 1.500.000 euro. Ma a essere affidate a un amministratore giudiziario sono state anche alcune delle società intestate a prestanome, secondo gli investigatori, di Pugliese e operative nel settore dei trasporti: la Global D&G che ha sede a Isola Capo Rizzuto con quattro mezzi e la G.M.P. Autotrasporti Srl di Sant’Agata Bolognese con altri 15, che attualmente erano intestate al cognato Giuseppe Ranieri. Valgono qualcosa come 3 milioni di euro. Sequestrata anche la Nord Petroli Srl: la sede legale è a Modena ma ha anche quattro unità immobiliari a Gualtieri. La titolare è la madre di Pugliese. Stessa sorte per la VI.TO. Trasporti Srl e la Muto Trasporti.
Tra le società riconducibili a Pugliese ce ne sono anche che spaziano nel settore della vendita dell’abbigliamento al dettaglio per bambini e neonati
Numerose sono anche le unità immobiliari, dislocate anche in Emilia e nel vicino Mantovano: come a Viadana, un appartamento e un garage intestato alla sorella Vittoria Pugliese. Tutto sequestrato.
A supportare le risultanze investigative, secondo cui tali beni sono da ricondurre a Pugliese, sono anche gli accertamenti di natura patrimoniale fatti sui prestanome: risulta che il tenore di vita fosse superiore alle loro reali possibilità finanziarie in rapporto ai redditi denunciati.