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Nel sud del Brasile una piccola Boretto

Nel sud del Brasile una piccola Boretto

Due case intitolate al paese da dove, nel 1877, partì la famiglia Fiorini-Pacchiarini: in Sudamerica vivono 5.100 discendenti

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BORETTO. C’è una traccia reggiana nella grande città di Florianopolis, nel sud benestante del Brasile. Si tratta di due condomini che la Fiorini Construtora ha deciso di intitolare “Boretto 1” e “Boretto 2” in onore del comune reggiano che si affaccia sulle rive del Po. La curiosa scelta ha una spiegazione, e questa risale a quasi 150 anni fa quando, proprio da Boretto, Genesio Fiorini e Caterina Pacchiarini partirono per cercare fortuna in Brasile. Oggi, i discendenti di questa coppia, rintracciati con pazienza e abilità dal borettese Renzo Pacchiarini (ex assessore comunale) hanno voluto omaggiare le loro origini battezzando le nuove costruzioni col nome del paese dei loro avi.

Il principale promotore di questa idea è Ary Fiorini che, insieme ai quattro figli, gestisce un’impresa edile ed è stato uno dei tanti italobrasiliani con radici borettesi rintracciati da Pacchiarini e che in un’altra città, Chapeco, ha intitolato un altro condominio con il nome di “Reggio Emilia”.

Florianopolis è la capitale dello stato di Santa Catarina, ricca di spiagge e con un’alta qualità della vita. Nei secoli scorsi, il suo nome in portoghese significava “Nostra Signora degli emigranti”, a simboleggiare il fatto che in passato è stata meta di forti flussi migratori provenienti dall’Europa. Per avere un’idea precisa dell’operazione allestita da Pacchiarini nel corso degli anni è sufficiente pensare che è riuscito a creare un database di circa 5.100 persone, tutte riconducibili a quei Fiorini partiti da Boretto nel 1877. «Alcuni anni fa – racconta – mi sono messo alla ricerca dei discendenti tramite Orkut, un social network molto diffuso in Sudamerica. Di queste persone, oggi 4.500 vivono in Brasile. A seguire, Argentina e Paraguay, qualcuno pure in Inghilterra».

Lo stesso Pacchiarini, insieme alla moglie e a due cugini, anni fa è andato in Brasile per ripercorrere lo stesso tragitto dei suoi avi (con partenza da Porto Alegre, per poi passare da Florianopolis e arrivare sino alle cascate dell’Iguazù). In quelle tre settimane ha conosciuto circa 800 persone della “famiglia”, con le quali mantiene contatti costanti. E molti di loro hanno contraccambiato la visita, arrivando a Boretto per conoscere il paese da cui partirono Genesio e Caterina.

«Queste persone tengono molto alle loro radici – prosegue Pacchiarini – e nell’Europa vedono un possibile sbocco per i loro figli. E’ stupefacente vedere come ancora oggi, nelle fasce più anziane della popolazione italobrasiliana, siano in voga il dialetto e le nostre tradizioni».

Diversi parenti hanno inoltre chiesto e ottenuto la doppia cittadinanza. Tra questi, anche i familiari di Isabella Fiorini, la 19enne che nel gennaio dello scorso anno perse la vita in un rogo divampato all’interno di una discoteca a Santa Maria, nel sud del paese.

Andrea Vaccari

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