Gazzetta di Reggio

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Polemiche contro il Parco per le “sdraio” sulla Pietra

Polemiche contro il Parco per le “sdraio” sulla Pietra

Castelnovo Monti: primi commenti (negativi) sulla sistemazione di piazza Dante con panche e tavole per picnic. Giovanelli: «Almeno aspettate che sia finita»

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CASTELNOVO MONTI. Non è ancora terminato, ma già solleva alcune discussioni, l’intervento che il Parco nazionale ha realizzato attorno a piazzale Dante, il parcheggio alla base delle pareti della Pietra di Bismantova.

Arrivando al piazzale in auto (visto che si tratta principalmente del parcheggio che da decenni serve i visitatori della rupe) ci si accorge di alcuni piccoli manufatti, ma girando a piedi si nota che sono stati realizzati alcuni punti sosta con piazzole a pavimentazione lignea, tavoli con seduta, ed anche alcune “sdraio” fisse rivolte verso la rupe.

Un progetto che il Parco, nella persona del Presidente Fausto Giovanelli, difende nell’illustrarlo: «L’intervento ha visto il recupero di alcune aree marginali a un parcheggio che esiste da 60 anni. Zone dove c’erano sterpi ed anche rifiuti. Ora sono state trasformate in zone di vivibilità pedonale, in uno spazio che prima era riservato quasi esclusivamente alle auto».

Sullo stile degli arredi, Giovanelli precisa: «Tutti gli arredi e gli interventi sono in linea con la porta del Parco che già da alcuni anni è presente a piazzale Dante, ed è uguale a tutte le altre Porte del Parco dislocate nei suoi punti principali. Si è cercato un linguaggio comune che potesse unificare il territorio, ed anche il materiale scelto va in questa direzione: si tratta di legno di castagno, che pur con l’attenzione che richiede un materiale simile rappresenta un legame stretto con la natura e la storia delle nostre zone».

E continua: «Sulle “sdraio” si tratta di una novità e come tale capisco che inizialmente possa suscitare qualche domanda, ma architetti paesaggisti stanno adottando questa scelta in molti altri luoghi turistici, come invito a sedersi ed a contemplare il paesaggio. Anche gli altri interventi hanno questo scopo: piazzale Dante ha una posizione che ne fa un “balcone” sull’arco appenninico, che ora si potrà fruire anche sedendosi e fermandosi, non solo lasciandoci l’auto. Il progetto peraltro nasce da un lungo confronto con gruppi di interesse che operano alla Pietra, ed anche con la Soprintendenza ai beni ambientali, che ha apportato modifiche sostanziali al progetto. Devo dire anche che si è intervenuti con mano molto leggera, sulla linea di quello che era stato fatto 60 anni fa per la realizzazione del Parcheggio, che aveva integrato alcuni massi ciclopici come elementi di “arredo” dell’opera. Poi ovviamente tutto si può discutere: se siamo tutti Commissari tecnici della nazionale possiamo essere anche tutti architetti e paesaggisti. L’intervento comunque non è ancora concluso, invito a giudicarlo quando sarà finito». I lavori sono costati complessivamente circa 110 mila euro, coperto da fondi europei su progetti legati ad ambiente e cultura. (l.t.)