Gazzetta di Reggio

Reggio

Università truffata per oltre 65mila euro

Università truffata per oltre 65mila euro

Il presidente di un’associazione studentesca che forniva assistenza ai disabili avrebbe alterato “fogli ore” e certificazioni

3 MINUTI DI LETTURA





Una truffa ai danni dell'Università di Modena e Reggio per oltre 65.000 euro è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Modena. Un’associazione studentesca forniva assistenza a studenti disabili, occupandosi di servizi di tutorato e sostegno alla didattica, e assistenza logistica e per queste attività percepiva dall'ateneo un compenso orario, godendo anche di benefici fiscali. Le indagini svolte da militari del Nucleo di Polizia Tributaria hanno però accertato che il presidente dell'associazione studentesca, un cittadino di origine africana, alterando i giustificativi delle attività, è riuscito per diversi anni a percepire indebiti compensi attraverso l'alterazione dei “fogli ore” di servizi di tutorato, la falsificazione di certificazioni di compensi a favore di studenti che in realtà venivano trattenute e l'attestazione di prestazioni assistenziali eseguite in giorni in cui egli risultava al lavoro. I proventi illeciti di questa attività venivano inoltre trasferiti su suoi conti personali ed in gran parte inviati nel suo paese d'origine attraverso il circuito dei money transfer. Il presidente dell'associazione studentesca è stato denunciato per truffa aggravata e falso in concorso con altre tre persone. L’attività fraudolenta sarebbe stata agevolata - secondo la Guardia di Finanza - dall’omessa vigilanza da parte di un dipendente dell’ateneo che è stato deferito all’autorità giudiziaria competente per abuso d’ufficio.

Immediata la reazione del rettore dell’Università di Modena e Reggio, professor Angelo Oreste Andrisano: «Non possiamo - si legge in una nota - che esprimere sbigottimento ed incredulità per quanto accaduto e per lo scorretto comportamento tenuto dal presidente di una delle associazioni che tra il 2002 ed il 2009 ha avuto in affidamento il servizio di tutorato e assistenza a favore di un gruppo di studenti disabili all’Università degli studi di Modena e Reggio. Il presunto illecito, a quanto risulta ai nostri uffici, non riguarda l’erogazione del servizio, poiché da parte degli studenti che ne hanno beneficiato e delle loro famiglie non sono mai giunte lamentele al Servizio Accoglienza Disabili e Dislessici dell’ateneo circa la qualità delle prestazioni o la loro erogazione». «Resta comunque il fatto molto grave - prosegue il rettore - che valuteremo nelle opportune sedi anche giudiziarie, che qualcuno possa aver lucrato su un servizio sociale di sostegno a persone con difficoltà motoria o con altro tipo di handicap. Dal 2009/2010 il servizio di tutorato e assistenza a favore di studenti disabili è effettuato con differenti modalità, attingendo dagli elenchi degli “Studenti 150 Ore” e non più dall’elenco delle associazioni studentesche titolate, come avvenuto in passato».

«Quanto poi - conclude il rettore - all’affermazione che “l’attività fraudolenta è stata agevolata dall’omessa vigilanza di un dipendente dell’Ateneo” dobbiamo precisare che ad ora non ci risultano pervenute da parte dell’autorità giudiziaria notifiche di contestazioni di reato a carico di alcuno. Qualora ci giungesse informazione in questo senso è del tutto evidente che l’ateneo, col conforto dei legali, adotterà tutti i provvedimenti di legge a tutela della propria immagine».