Gazzetta di Reggio

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«I nostri 5 punti per rilanciare la città»

«I nostri 5 punti per rilanciare la città»

Iori, presidente della Papa Giovanni, presenta il programma della sua lista in un’ex sede Arci abbandonata: è un simbolo

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Un nuovo sito web, cinque punti programmatici, ventidue candidature e due auto-candidature raccolte via mail, arrivate insieme ad una decina di altre proposte all’indirizzo di posta elettronica lanciato dieci giorni fa dal capolista, Matteo Iori, presidente dell’associazione Papa Giovanni XXIII. È il biglietto da visita con cui si è presentata la lista “0522. Reggio chiama”, che si è data appuntamento ieri mattina in un contesto d’eccezione: il cortile di una vecchia sede dell’Arci, in viale Ramazzini. Un edificio abbandonato, in preda al degrado, diventato rifugio di senza fissa dimora. «Abbiamo scelto questo luogo perché ci è sembrata una scelta simbolicamente sensata», ha spiegato Iori illustrando quelli che ha definito «i 5 macropunti del programma portati avanti dai nostri 22 agenti speciali». Numeri che, insieme allo 0 («abbiamo zero contributi») evoca proprio il nome della lista.

Vivibilità, legalità, partecipazione, competenza, inclusione. Sono questi gli argomenti intorno cui ruoteranno le proposte della lista capitanata dal presidente della Papa Giovanni, che ha sottolineato come «per ora non ci interessino i microtemi, piuttosto argomenti generali sui quali a pioggia arriveranno tutte le altre scelte». Per quanto riguarda la vivibilità, Iori ha indicato proprio la ex sede dell’Arci come un esempio dei «luoghi dimenticati»: «In passato era del Comune, poi è stato venduto. La vivibilità vuol dire proprio rioccuparli e rianimarli». Un progetto al quale è strettamente collegato anche il secondo punto del programma, la partecipazione: «I cittadini dovranno decidere cosa fare durante tutto l’arco del consiglio, non solo in campagna elettorale». Quanto alla legalità, «il contrasto alla criminalità organizzata deve essere portato avanti con scelte più forti rispetto agli ultimi anni. La legalità, inoltre, è anche una politica priva di conflitti di interessi ed è sicurezza dei luoghi che solo la partecipazione e la vivibilità possono restituire alla cittadinanza». Non manca una richiesta di competenza, «sia da parte di chi governa la città che di chi siede nelle partecipate, fino ai dirigenti comunali: si deve investire sulla sulle persone meritevoli, non su coloro che promettono voti o in base alle scelte di partito». Ultima, ma non per importanza, l’inclusione, «che vuol dire abbattere le differenze e far conoscere le persone tra di loro, in modo da superare le vulnerabilità». Argomenti che sono illustrati anche nel nuovo sito www.zerocinqueduedue.it, nel quale è stata aperta un’apposita sezione dedicata ai contributi: «Ma accettiamo contributi rigorosamente non in denaro - ha concluso Iori - vogliamo che la gente si avvicini a noi dandoci il proprio impegno e il proprio tempo».