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Il Comune rischia l’esclusione dai crediti

Il Comune rischia l’esclusione dai crediti

Correggio, caso En.Cor: il curatore fallimentare “boccia” la documentazione, lunedì l’udienza davanti al giudice

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CORREGGIO. «Sì, non siamo stati ammessi all’esame dello stato passivo». La conferma arriva direttamente dal commissario straordinario Adriana Cogode, pochi giorni prima dell’udienza preliminare coi creditori che avverrà lunedì mattina, davanti al giudice delegato Luciano Varotti. Le ragioni sarebbero da ricercare in un errore legato ad un “tecnicismo” che non avrebbe permesso al Comune di presentare tutta la documentazione come richiesta dal curatore fallimentare Nicola Filippo Fontanesi.

“Bocciata” l’istanza presentata dal Comune, però, per il commissario straordinario Adriana Cogode la partita è tutt’altro che chiusa e lunedì attenderà comunque la decisione definitiva sulla lista dei crediti e creditori ammessi che verrà presa dal giudice Luciano Varotti.

In ballo, per quanto riguarda Correggio, ci sarebbero due richieste di credito differenti e, anche se il curatore fallimentare non ha ammesso ufficialmente il Comune tra la rosa dei creditori dell’ex municipalizzata, non è certo detta l’ultima parola. La documentazione integrativa, infatti, è già stata consegnata e ora, spiegano dal palazzo municipale, «attenderemo il giudizio del giudice perché sarà solo lui a decidere se confermare o meno la proposta del curatore fallimentare». Poche parole ma chiare.

Del resto, su tutta questa storia il Comune ci va coi piedi di piombo anche perché, parallelamente alla questione dei crediti vantati nei confronti di En.Cor (ex proprietà Amtrade e fallita all’inizio dell'anno), il Comune sta conducendo una battaglia legale per difendersi dalle richieste del Banco San Felice. L’istituto di credito, infatti, vanta nei confronti di En.Cor un credito di quasi 11 milioni di euro e ha “trascinato” in tribunale il Comune per far valere le lettere di patronage firmate dall’ex amministrazione, che era l’unica proprietà ai tempi delle richieste di prestito e finanziamenti (prima che l’azienda fosse ceduta nel 2013 ai privati).

Una situazione davvero difficile e complessa (sia per le cifre che gravitano attorno all’azienda che per i protagonisti della vicenda, oggi differenti da quelli che all’inizio l’hanno gestita) e che in questi giorni è seguita con ansia da molti correggesi. Senza contare le imminenti elezioni amministrative.

Silvia Parmeggiani

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