Rapina in banca, banditi condannati
Rubiera: quattro anni a Francesco Avolio, il “maestro”, tre a Pasquale Ricciardi
RUBIERA. Sono stati condannati rispettivamente a quattro e a tre anni il 58enne Francesco Avolio e il 46enne Pasquale Ricciardi, autori della rapina alla Banca popolare dell’Emilia Romagna di Rubiera il 19 dicembre scorso.
I due sono stati giudicati ieri in tribunale a Reggio con il rito abbreviato dal gup Antonella Pini Bentivoglio. Ricciardi è stato condannato a tre anni, mentre per Avolio (difeso dall’avvocato del foro di Reggio Mario Di Frenna) la pena è stata aumentata di un anno in quanto l’uomo è stato riconosciuto come “delinquente abituale”: questo a causa della sua foto, passata su un telegiornale locale, che non è passata inosservata agli occhi di un bancario di Parma che lo ha segnalato agli inquirenti come autore di un altro colpo avvenuto oltr’Enza.
Avolio e Ricciardi vennero arrestati subito con soldi e armi in mano dopo aver messo a segno il colpo alla filiale rubierese della Bper: stavano per fuggire con 13mila e 200 euro ma la prontezza di una dipendente della banca – che ebbe l’intuizione di raccontare l’accaduto a un’ex collega con la quale era al telefono, che a sua volta avvisò i carabinieri – mandò in fumo i loro piani.
I due complici si presentarono in banca a pochi minuti dalla chiusura, in un momento in cui erano presenti dodici dipendenti (di cui cinque al piano di sopra) e un paio di clienti. Avolio si diresse verso una delle casse, appoggiando con fare deciso una pistola (che poi si rivelò essere una scacciacani) sul bancone, chiedendo all’addetto di aprire la cassaforte e consegnargli il denaro mentre Ricciardi – anch’egli armato di pistola e con un cutter in tasca – faceva da palo.
Non appena uno dei due uscì dalla filiale, trovò ad attenderlo due carabinieri, che lo arrestarono subito. Stessa sorte per il complice, che non oppose resistenza.
Andrea Vaccari