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Cavriago si tinge di rock grazie al genio di Wandrè

Cavriago si tinge di rock grazie al genio di Wandrè

Oggi si conclude la tre-giorni dedicata al maestro della chitarra elettrica La mostra con 60 esemplari realizzati da Antonio Pioli aperta fino al 4 maggio

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CAVRIAGO. Il paese si è tinto di rock. E’ la magia dell’estro di Wandrè che, a dieci anni dalla sua scomparsa, pare vivere ancora nelle sue chitarre che hanno conquistato musicisti di tutto il mondo, nelle sue sculture, a metà tra sacro e profano, nella sua fabbrica rotonda, ancora lì in via Repubblica.

A lui, Antonio Pioli detto “Wandrè”, è dedicato il festival che termina oggi e che ha attirato gente anche dalla California, con materiale inedito al seguito.

«Wandrè era cavriaghese all’ennesima potenza – commenta il sindaco Vincenzo Delmonte – era estroso, sopra alle righe, geniale».

A volte andava “oltre” i limiti e, forse proprio per questo, riuscì a trasformare la chitarra elettrica in un’opera d'arte. E fino al 4 maggio il suo estro sarà sotto gli occhi di tutti, all’ex mobilificio Musiari, dove sono esposte oltre 60 chitarre e bassi, poi abiti, sculture, foto e quadri.

«Realizzò la prima chitarra a 13 anni – racconta Marco Ballestri, che ieri ha presentato il suo libro sulla storia di Wandrè – poi dal 1957 al ’68 diede vita a vere e proprie opere artistiche che sovvertivano le regole classiche liutarie. Grazie a collezionisti e musicisti, come Beppe Carletti dei Nomadi, molte di queste sono esposte».

Come la Scarabeo, che nel 1986 fu definita la chitarra più bella al mondo ed era amata da Frank Zappa, la Brigitte Bardot, la Rock Oval, che Celentano usò nel film “Urlatori alla sbarra” ed è stata scelta da Guccini. Poi il contrabbasso “Quarieg”, chitarre ispirate a fatti storici, altre con rimandi religiosi, seppure Wandrè si definisse ateo.

Addirittura «creò la copertina della mia Bibbia», ha rivelato don Claudio Gonzaga all’apertura della mostra. Esposta poi la “Wandrella”, omaggio del liutaio tedesco Goldsdorf.

Immancabile la musica: vari cantanti si sono esibiti ieri sera sul palco di piazza Zanti. Tra i brani proposti, una canzone in dialetto del cavriaghese Andrea Basiricò sulla vita di Wandrè. I negozi hanno realizzato vetrine a tema, vari pittori hanno fatto quadri-omaggio e ci sono state diverse conferenze.

Oggi la mostra è aperta (ore 9.30-18.30); si svolgono un mercatino di cambio-scambio in piazza Zanti, il “Cinema nonstop” sul motociclismo nell’ex sala mostre del Comune (ore 10-12, 15-19). Dal parcheggio del Multiplo parte un moto-incontro (ore 10).

Nel centro culturale si parla del convitto Fornaciari (ore 10.30), di Fluxus (ore 15), di chitarre (ore 16) e viene proiettato alle 17 il film inedito “5 km di tramonto”. Alle 21, concerto in piazza degli Oracle King Band.

Cristina Fabbri

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