Estrazioni e sisma, i No triv vogliono il rapporto Ichese
REGGIOLO. Lo studio pubblicato sulla rivista americana Science che non escluderebbe la correlazione tra il sisma emiliano del 2012 e trivellazioni – e basato sul rapporto della Commissione Ichese...
REGGIOLO. Lo studio pubblicato sulla rivista americana Science che non escluderebbe la correlazione tra il sisma emiliano del 2012 e trivellazioni – e basato sul rapporto della Commissione Ichese – ha scatenato subito le reazioni del comitato No Triv, che ora pretende di conoscere integralmente i contenuti del documento. A lasciare senza parole il comitato, il fatto che l’articolo di Science si basa su un rapporto che, seppur consegnato più di due mesi fa alla Protezione Civile e alla Regione Emilia Romagna, non è ancora stato pubblicato, e il fatto che rivela conseguenze importanti per il territorio e i cittadini. Secondo quanto si legge nella rivista scientifica, le trivellazioni di Rivara – che per i No Triv potevano essere state la causa scatenante del sisma del 20 maggio – non avrebbero scatenato il terremoto; però, allo stesso tempo, leggendo l’articolo si scopre che non è escluso un legame tra sisma e le attività di estrazione del giacimento di petrolio di Cavone, a 20 km dall’epicentro del terremoto. Non si può parlare di causa-effetto con certezza e, anche se è tutto un susseguirsi di “forse”, “se”, “non si può escludere”, l’articolo di Science fa riflettere e il comitato No Triv alza i toni della discussione.
«Solo tre settimane fa, con una delegazione di No Triv siamo stati ricevuti in Regione insieme al sindaco di Ferrara Tagliani e alla domanda sullo stato del rapporto della Commissione Ichese, gli stessi hanno dichiarato che era sospesa a data da destinarsi e lontana dal prendere qualsiasi decisione. Ora venire a conoscenza che questo rapporto giace da due mesi tra le mani dei nostri amministratori regionali ci fa malissimo, come cittadini e persone che hanno chiesto da sempre chiarezza, trasparenza e partecipazione. Sicuramente, e il condizionale è d’obbligo, qualora il rapporto dovesse evidenziare una conclusione che non può escludere completamente la correlazione tra le attività di estrazione, basterebbe questo condizionale per programmare uno stop di queste attività, soprattutto in presenza di faglie attive sismogenetiche».
Silvia Parmeggiani
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