Gazzetta di Reggio

Reggio

«Passo indietro su giovani e apprendistato»

«Passo indietro su giovani e apprendistato»

La sigla boccia la regola sui rinnovi e l’abolizione della formazione teorica per chi entra in azienda

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Rinnovi contrattuali a rullo continuo e formazione in secondo piano. I soggetti che subiranno gli effetti maggiori del piano-lavoro targato Renzi saranno i giovani, sia nel bene che nel male. Con l’aumento della flessibilità il governo vorrebbe offrire quanto prima un salario a chi è a casa e vive con il sostegno dello Stato (ammortizzatori e disoccupazione, quando sono concessi). Il tutto condito da uno shock fiscale tramite il bonus fiscale alle famiglie (i famosi 80 euro in più in busta paga) e uno sconto Irap per le imprese. La Cgil di Reggio, invece, non vede benefici: semmai ci sono effetti negativi. Prima di tutto sui nuovi contratti a termine detti “acasuali”, cioè senza nessuna esplicita giustificazione sull’apporre un termine al contratto da parte dell’azienda, con una durata di 36 mesi e con la possibilità di avere, all’interno di questo spazio temporale, fino a 8 proroghe senza nessun intervallo tra una proroga e l’altra. Inoltre per i contratti di apprendistato verrebbe abrogato l’obbligo della formazione teorica, del progetto formativo individuale e dell’obbligo della conferma a tempo indeterminato di almeno il 50% degli apprendisti assunti in precedenza per poter attivare nuovi contratti.

Non si vedono, poi, «investimenti pubblici e privati in innovazione, in ricerca e sviluppo, in prodotto», né «incentivi o i premi alle imprese che stabilizzano i rapporti di lavoro dando alle persone la possibilità di esprimere il proprio potenziale professionale e magari di mettere a frutto il proprio titolo di studio».