Gazzetta di Reggio

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L’antico metato diventa centro di ritrovo del paese

L’antico metato diventa centro di ritrovo del paese

Busana: inaugurata la struttura restaurata di proprietà della parrocchia Lo storico edificio dispone ora di una sala civica per riunioni e incontri

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BUSANA. Festa grande, a Nismozza, dove sabato è stata inaugurata e aperta una nuova struttura ricavata nel vecchio metato. Gli abitanti del paese e le autorità erano felici per questo recupero, tanto voluto da tutti, che ha trasformato il metato in una funzionale sala civica. L’edificio - i cui lavori sono durati un paio d’anni e che ha visto oltre all’impresa costruttrice, anche l’impegno dei paesani - sarà ora a disposizione della comunità come sala di ritrovo, per riunioni culturali, religiose e sociali.

Un recupero “scientifico” che si inserisce nel contesto del paese. Il metato, di proprietà della parrocchia, è stato recuperato con finanziamenti del Comune di Busana, della Fondazione Manodori e della generosità dei nismozzesi che oltre a offerte, si sono adoperati anche con tanto lavoro manuale. Prima del taglio del nastro il parroco don Giovanni Rivi ha espresso la propria soddisfazione per questo recupero che ha dimostrato come, con volontà e la capacità di tutti, si possano ottenere grandi cose. Il sindaco Govi ha sottolineato che, con questa inaugurazione, finisca il suo mandato alla grande «ed è un onore per me e ringrazio questa comunità per quello che è riuscita a fare. Nismozza – ha continuato il sindaco – è uno dei luoghi più belli della nostra montagna è stato fatto un grande lavoro di squadra e quando tutti i soggetti interessati uniscono le loro forze quasi sempre il risultato è certo».

Hanno poi preso la parola il professor Antonio Rizzo che ha spiegato l’importanza del metato in montagna. Un tecnico della coop Nasseta, che ha eseguito i lavori, ha spiegato l’interveto fatto sulla struttura.

Infine dopo la benedizione e il taglio del nastro è stato aperto il metato al pubblico che ha potuto ammirare i nuovi locali. Nel verde e ampio cortile adiacete, le rasdore del paese hanno servito un eccezionale rinfresco a base di ricette locali, il tutto allietato dai canti popolari eseguiti dal maestro Francesco Boni a conclusione di una grande festa.

Domenico Amidati