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“Rutta” in faccia all’autista il bus si ferma dai carabinieri

BRESCELLO. Ancora disagi a bordo della navetta Viadana-Brescello, a causa delle intemperanze di alcuni utenti. Viaggiatori a sbafo perlopiù. L’ultimo episodio è avvenuto venerdì: una giovane donna ha...

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BRESCELLO. Ancora disagi a bordo della navetta Viadana-Brescello, a causa delle intemperanze di alcuni utenti. Viaggiatori a sbafo perlopiù. L’ultimo episodio è avvenuto venerdì: una giovane donna ha tentato di salire a bordo alla stazione di Brescello, intenzionata a recarsi al mercato di Viadana; alla richiesta dell’autista di mostrare il biglietto, la donna ha cominciato ad inveirgli contro. Nonostante fosse in stato interessante, la giovane ha addirittura spintonato l’uomo il quale non ha reagito, ma ha preferito avvisare i vigili urbani. All’arrivo degli uomini in divisa, la viaggiatrice si è alla fine convinta a pagare il ticket; ma per tutta la durata del viaggio ha continuato ad imprecare contro il malcapitato conducente, imbarazzando notevolmente gli altri utenti.

A motivo del contrattempo, la corsa ha accusato alcuni minuti di ritardo, arrecando disagi ai pendolari per Viadana.

Ma secondo gli utenti si tratta solo dell’ultimo di una serie di episodi che si registrano da un anno a questa parte: pare infatti che molti trovino comodo salire a sbafo sulla navetta, per spostarsi da una riva all’altra del Po senza bisogno di prendere l’auto o la bici.

Non più tardi di dieci giorni fa un episodio analogo si era verificato al deposito di Cicognara, quando due “portoghesi” si erano lasciati andare ad offese e minacce; e da Apam (l’azienda trasporti di Mantova) era partita una denuncia per interruzione di pubblico servizio ed oltraggio a pubblico ufficiale. E solo pochi giorni prima, a seguito della solita discussione, un passeggero aveva addirittura ruttato in faccia all’autista, inducendo il conducente esasperato a fermare la corriera direttamente davanti alla caserma carabinieri di Brescello, affinché il viaggiatore venisse identificato dai militari.

«Da tempo – commentano i pendolari – segnaliamo questo stato di cose, ma nulla si muove. Sarebbe opportuno un aumento dei controlli da parte del personale addetto, a tutela di viaggiatori ed autisti». (r.n.)