«Viale Bagnoli senza platani, ripensateci»
Castelnovo Monti: il capogruppo dell’opposizione Bizzarri contro il progetto per i nuovi marciapiedi
CASTELNOVO MONTI. Ultimi fuochi polemici in seno all’attuale consiglio comunale, prima delle elezioni del prossimo 25 maggio. L’ultimo fronte di discussione è il progetto per il rifacimento dei marciapiedi di viale Enzo Bagnoli, sul quale il capogruppo di “Castel-nuovo” Luigi Bizzarri denuncia: «E’ previsto il taglio di quasi tutti i platani presenti da decenni sul viale».
Afferma Bizzarri: «Oltre alla già nota rotonda tra viale Bagnoli e via Morandi, abbiamo preso visione dell’ipotesi progettuale che in ragione di tre stralci successivi dovrebbe cambiare volto al viale. Ma per meglio dire lo stravolgerà. Al di là di alcune soluzioni che interesseranno i marciapiedi discutibili e forse anche migliorabili, in particolare quelle che riguarderanno il primo lotto dei lavori che comprende la parte centrale del viale, emerge una “voglia di motosega” già peraltro manifestata tempo addietro con pessimi e purtroppo visibili risultati. Infatti il vero “vulnus” sarà il taglio pressoché totale di tutti i platani del viale. Gli ultimi rimasti ad ormai quasi 70 anni dalla piantumazione avvenuta in contemporanea all’apertura della strada all’inizio degli anni ’50. La motivazione di tale scempio che renderà viale Bagnoli una brutta e anonima strada di periferia come tante è la “messa a norma” tale da rendere praticabile i marciapiedi di entrambi i lati alle persone disabili».
«Ora certamente – prosegue Bizzarri – rispetto agli anni sessanta e primi settanta quando in “duplice filar” ornavano l’intera lunghezza del viale la prospettiva attuale non è paragonabile. Ma d’estate in piena fogliazione conferiscono ancora al viale una sua “bellezza”. Perché accanirsi dunque in un furore da grande bruttezza? Non si possono conciliare le giuste e legittime esigenze dei disabili e la qualità del paesaggio urbano? Considerando ad esempio che sul lato di monte sopravvivono solo 4 - 5 piante e che al di là esse esiste, sia pur privato, un marciapiede di uso pubblico non si potrebbe mettere a norma la parte di monte infittendo gli attraversamenti pedonali? Salvare piante di 70 anni non è simbolo di positività e di resilienza?».
«Purtroppo – conclude il capogruppo di opposizione – altre brutture incombono. Pochi giorni fa il consiglio comunale ha approvato a maggioranza una variante urbanistica ad hoc che consente con varie deroghe la demolizione dell’ex dispensario di via Boschi e la contestuale ricostruzione di un palazzone che raddoppia se non triplica le dimensioni del fabbricato, dai circa 4 metri di altezza dell’attuale si passerà a quasi 12 metri con tre piani più sottotetto. Il soggetto attuatore è l’Ausl, e nessuno vuole discutere le finalità positive dei progetti di accorpamento dei servizi in un'unica sede. E’ una zona delicata sotto l’aspetto urbanistico: difficile reperibilità di parcheggi, viabilità stretta, vicinanza all’ ex Palazzo Ducale che se e quando sarà riattato richiederà di suo una quantità enorme di posti auto con piazza Marconi già piena di auto al sevizio dell’ Ospedale. Spero e mi auguro che per entrambi i casi ci sia una reazione dei cittadini e anche della nuova amministrazione comunale tale da produrre un ripensamento sulle due questioni». (l.t.)