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Truffa all’università tredici associazioni: «Noi non c’entriamo»

Truffa all’università tredici associazioni: «Noi non c’entriamo»

Piena «fiducia nella Magistratura e solidarietà all'associazione Asam», ma anche un richiamo alla stampa nella «ricerca della verità» sull'episodio. Questa la presa di posizione delle 13 associazioni...

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Piena «fiducia nella Magistratura e solidarietà all'associazione Asam», ma anche un richiamo alla stampa nella «ricerca della verità» sull'episodio. Questa la presa di posizione delle 13 associazioni universitarie in merito alla vicenda della truffa compiuta ai danni dell'ateneo di Modena e Reggio da parte di un'associazione attiva nel tutorato ai disabili. Un caso che però ha sollevato un polverone all'interno dell'università. Infatti, secondo le associazioni universitarie, non sarebbe stata Asam ad avere truffato l'ateneo, ma un'altra associazione non iscritta all'albo, e che durante il periodo dal 2002 al 2009 avrebbe architettato la truffa da 65 mila euro, scoperta poi dalla Guardia di finanza. Anche Asam con una sua nota ha precisato «che è del tutto estranea ai fatti contestati». Ma il mistero sul nome dell'associazione coinvolta nelle indagini rimane, anche se le 13 associazioni studentesche precisano: «L'associazione in questione non è mai stata iscritta agli albi dell'Università e che nessuna delle associazioni iscritte all'albo 2013-2014 dell'ateneo di Modena e Reggio Emilia è coinvolta nella vicenda». Poi la solidarietà ad Asam: «Vogliamo esprimere la nostra solidarietà all'associazione studentesca Asam ed al suo presidente Yanick Zangue Keabou per l'inopportuno coinvolgimento». Dunque, non sarebbe stata Asam, ma un'altra associazione non iscitta all'albo ufficiale dell'Ateneo ad avere organizzato la truffa. «L'associazione studentesca - spiega un comunicato della Guardia di Finanza- forniva assistenza a favore di studenti disabili, occupandosi di servizi di tutorato e sostegno alla didattica, nonché di assistenza logistica. Per tali attività l’associazione percepiva dall’Ateneo un compenso orario, godendo, altresì, dei benefici fiscali previsti dalla normativa vigente».