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Unindustria, ora è ufficiale: Severi sarà presidente

Unindustria, ora è ufficiale: Severi sarà presidente

La giunta incarica l’architetto e consigliere di Corghi per la successione a Landi. La nomina dovrà essere ratificata dall’assemblea il 4 luglio

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REGGIO EMILIA

Gli industriali hanno chiuso i giochi per il ricambio della presidenza. Ieri la giunta di Unindustria Reggio Emilia, sulla base delle valutazioni raccolte dall’apposita Commissione di designazione, ha indicato, con votazione a scrutinio segreto, Mauro Severi quale presidente designato di Unindustria che, a norma di statuto, dovrà essere eletto dall’Assemblea generale 2014, in programma il prossimo 4 luglio. Una figura appoggiata da figure di spicco dell’associazione, tra i quali il patron di Max Mara Luigi Maraomotti. Severi, 64 anni, è architetto e consigliere delegato della Corghi Spa e della Nexion Spa di Correggio, holding di un gruppo di imprese operanti in diversi paesi, con 5 stabilimenti produttivi in Italia e 2 all’estero, oltre a diverse filiali commerciali. Il gruppo Nexion nel 2012 ha segnato un fatturato consolidato di oltre 147 milioni di euro con circa 990 addetti, esprimendo il primato assoluto sul mercato italiano e una leadership mondiale nel settore degli equipaggiamenti per l'assistenza ai veicoli quali smontagomme, equilibratrici, allineatori per il controllo della geometria, ponti sollevatori, linee di controllo tecnico.

Affianco alla carriera imprenditoriale, Severi ha già ricoperto e ricopre significativi incarichi nel sistema Confindustriale. In particolare, attualmente è membro del Consiglio direttivo e della giunta di Unindustria Reggio Emilia. Nel ruolo di consigliere gli è stata assegnata la delega ai Progetti di sviluppo territoriale. A dissodare il terreno verso le candidature ci avevano pensati cinque saggi (i tre ex presidenti Giuseppe Prezioso, Fabio Storchi, Gianni Borghi e i due vice presidenti Cristina Carbognani e Alberto Viappiani), che hanno sfoltito la rosa giungendo al nome di Serveri.

«La giunta associativa, attraverso tale indicazione - spiega una nota di Unindustria - non solo ha recepito le indicazioni della base imprenditoriale, ma ha voluto evidenziare l’importanza dell’impegno associativo e la valorizzazione della progettualità che l’associazione ha maturato in questi anni, tanto nell’ambito della rappresentanza che dei servizi alle imprese». La votazione rappresenta un banco di prova sulla tenuta del processo di fusione avvenuto tra gli industriali e gli esuli usciti dalla Confapi reggiana. Il voto finale dell’assemblea di luglio, rappresenterà il momento finale di un percorso che ha visto l’uscita di scena dell’ormai ex presidente Stefano Landi (ora presidente della Camera di Commercio), tra i promotori della fusione stipulata assieme all’ex presidente Confapi Cristina Carbognani. Il meccanismo unitario è stato oliato in questi mesi e verrà testato durante l’incontro generale per l’elezione del nuovo presidente.