Gazzetta di Reggio

Per una ragazza uzbeka doveva essere una semplice passeggiata con un conoscente, poi in via Pansa il tunisino 29enne Aymen Ziraoui le chiede in prestito l’iPhone per fare una chiamata. Una telefonata che, dopo 5 minuti, diventa una corsa ad inseguimento, perché il nordafricano s’allontana improvvisamente con il telefonino ma lei non lo perde d’occhio, finché Aymen torna indietro e dice alla ragazza d’aver perso l’iPhone. Di fronte a ciò la straniera non ci pensa due minuti e si rivolge alla questura per denunciare il furto. In fretta gli agenti localizzano, attraverso un’applicazione tecnologica apposita, l’iPhone. Il segnale porta i poliziotti in via della Costituzione, dove c’è un’auto parcheggiata con dentro quattro persone, fra cui Ziraoui che nella tasca della giacca ha l’iPhone... E’ così scattato, martedì sera, l’arresto. Ieri mattina, davanti al giudice Cristina Beretti, il 29enne (difeso dal legale Nicola Gualdi) ha detto che non voleva rubare il cellulare, ma gli era solo caduto in mezzo all’erba e quando l’ha ritrovato, la ragazza se n’era già andata. Una versione ritenuta poco credibile dal giudice che ha mantenuto in cella il giovane (con precedenti penali e su cui già gravava l’obbligo di firma). Sarà processato il 12 maggio.(t.s.)