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Dosi-killer, dubbi caduti le pene “solo” per spaccio

Dosi-killer, dubbi caduti le pene “solo” per spaccio

Tre nordafricani erano stati a lungo sospettati d’aver venduto, nell’agosto scorso, le dosi divenute mortali per i 37enni Paolo Cervi e Marco Abatiello (trovati deceduti in casa rispettivamente a...

17 aprile 2014
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Tre nordafricani erano stati a lungo sospettati d’aver venduto, nell’agosto scorso, le dosi divenute mortali per i 37enni Paolo Cervi e Marco Abatiello (trovati deceduti in casa rispettivamente a Reggio e a Cavriago).

Ma questa pesante accusa non è mai stata sostenuta da prove adeguate, da qui il ridimensionamento della vicenda, con l’imputazione (si prospettava l’imputazione di morte come conseguenza di altro reato) ristretta a spaccio di sostanze stupefacenti.

La piega presa dall’inchiesta dei carabinieri – coordinati dal pm Stefania Pigozzi – non ha comunque evitato ai tre tunisini (giudicati ieri mattina con rito abbreviato) pesanti condanne davanti al gup Angela Baraldi. Cinque anni di reclusione per il 26enne Samir Beled, 2 anni e mezzo invece per il 31enne Mohamed Miladi (l’unico non in carcere ma agli arresti domiciliari) e il 33enne Rochdi Belaid.

Il pm Pigozzi aveva chiesto per tutti e tre una condanna a 6 anni di carcere, a cui si sono opposti, con diverse motivazioni, gli avvocati difensori Federico De Belvis e Mario Di Frenna.

Le indagini dell’Arma avevano subito portato al 26enne, soprannominato Zaccaria. Partendo da lui, i carabinieri erano poi arrivati agli altri.

Sempre secondo le indagini, da circa due anni il trio aveva avviato una capillare attività di spaccio che vedeva tra i clienti anche giovani della Reggio bene, desiderosi di rifornirsi soprattutto di cocaina ed eroina.

I militari in quei mesi di serrate “osservazioni” avevano documentato centinaia di cessioni di sostanze: in alcuni casi era stata riscontrata una periodicità bisettimanale di vendita di due dosi di eroina alla volta a determinate persone, dietro al pagamento di 50 euro.(t.s.)

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