«Quelle persone sono in cielo e volano spinte dal vento»
GUASTALLA. «Mi sembra che quelle persone siano ancora in cielo e volino spinte dal vento». «E' orribile pensare che dei bambini non abbiano potuto realizzare i loro sogni». «Mi vengono i brividi a...
GUASTALLA. «Mi sembra che quelle persone siano ancora in cielo e volino spinte dal vento». «E' orribile pensare che dei bambini non abbiano potuto realizzare i loro sogni». «Mi vengono i brividi a pensare alla crudeltà di alcuni uomini». «Quando ci sono tante persone c'è confusione, invece ad Auschwitz c'era un silenzio carico di infelicità». «Dobbiamo impegnarci per avere un mondo di Pace». Sono alcuni dei pensieri scritti dai bambini su un cartellone accanto a quello che rappresenta il campo di concentramento con due ciminiere da cui escono nuovole di fumo con all'interno alcune parti della “Canzone del bambino nel vento”. Sono bastate queste frasi a spingere Beppe Carletti a far visita alla scuola primaria di Pieve di Guastalla. Il lavoro sull'Olocausto, partito dall'insegnante Ida Calderoni di 3ª B, ha incontrato il favore delle altre maestre: Antonella Subazzoli, Elena Franchi, Lucia Pecorini, Lorenza Tosi, Maria Strano, Chiara Bertazzoni, Simonetta Parmiggiani, Cecilia Mariotti, Maria Benetti e del vicepreside Luigi Pirondini. Carletti ha parlato di varie ingiustizie, come le terre rubate dagli israeliani ai palestinesi che hanno ispirato il brano di Daolio “I ragazzi dell'olivo”, e ha proiettato il video della scuola aperta a Vohitamboro, in Madagascar, grazie ad iniziative di solidarietà. (m.p.)