Gazzetta di Reggio

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Sciopero “storico” alla Termomeccanica Gl

Sciopero “storico” alla Termomeccanica Gl

Castelnovo, la Fiom: «Qui non è mai stato fatto un giorno di cassa integrazione L’azienda annuncia l’intenzione di chiudere il reparto produttivo a fine anno»

17 aprile 2014
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CASTELNOVO MONTI. Desta apprensione per la tenuta occupazionale della montagna, territorio disagiato in cui ogni singolo posto di lavoro è importante, lo sciopero indetto ieri alla Termomeccanica Gl, nell’area artigianale di Felina. Preoccupazione non solo perché l’impresa fondata da Luciano Giangolini nel ’78, ed oggi portata avanti dai figli, è l’azienda principale sul territorio di Castelnovo, con oltre 50 addetti, ma anche perché finora non aveva mai dato alcun segnale di difficoltà, tanto che un’agitazione qui è praticamente un fatto inedito.

Invece, ieri, circa trenta operai hanno allestito un presidio di fronte alla ditta. Spiega il rappresentante sindacale Alessandro Gabbi, della Fiom di Reggio: «Lo sciopero arriva dopo che dalla proprietà è stata inviata una lettera ai dipendenti in cui si annuncia l’intenzione di chiudere il reparto produttivo a fine anno o nei primi mesi del 2015».

La Termomeccanica Gl produce forni per la verniciatura di carrozzerie, ma anche banchi e altri accessori per officine meccaniche. «La chiusura del reparto coinvolgerebbe una ventina di dipendenti, e di fatto la ditta poi effettuerebbe solo commercializzazione di prodotti realizzati da terzi», spiegano i manifestanti.

La lettera è arrivata dopo che tra i dipendenti e la proprietà si era avviata una discussione relativa ad altri aspetti del lavoro: «C’è una metodologia di retribuzione – prosegue Gabbi – che prevede dei premi produzione che a volte vengono erogati ed a volte no, risultando piuttosto arbitraria, e a questo si aggiungono degli atteggiamenti non sempre corretti nei confronti dei dipendenti. Noi chiediamo alla proprietà di ragionare di un contratto aziendale più chiaro e stabile, non basato su premi, e inoltre di ritirare il progetto di chiusura del reparto di produzione».

Qualcuno degli operai arriva a manifestare il timore che la lettera inviata dalla proprietà possa essere una risposta alle rivendicazioni avanzate sul contratto, perché mai si era parlato di difficoltà della Gl: «Qui – conclude l’esponente Fiom – non è mai stato fatto un giorno di cassa integrazione, e finora non risultavano problemi. In più negli ultimi anni sono stati fatti forti investimenti: la sede è stata trasferita a Castelnovo nel 2005, e poi ampliata negli ultimi anni. Era impossibile prevedere che si arrivasse a parlare di chiusura della produzione, che viene effettuata in uno stabile moderno per il quale furono anche richiesti appositi finanziamenti pubblici. Abbiamo chiesto un incontro urgente alla proprietà che sembra essere incline a concederlo presto, speriamo che le nostre richieste vengano ascoltate». Nel frattempo oggi tutti i dipendenti torneranno al lavoro. Ma restano pronti a scioperare. (l.t.)