Gazzetta di Reggio

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Spaccia droga in casa e viene arrestato

Spaccia droga in casa e viene arrestato

Sant’Ilario, via-vai sospetto sotto l’abitazione di un disoccupato 33enne. Scena muta in aula, ma ottiene i domiciliari

17 aprile 2014
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SANT’ILARIO. Davanti al giudice ieri mattina ha preferito la strategia del silenzio, lo spacciatore di 33 anni, arrestato nella serata di martedì in paese. Si chiama Karim Sghairi, è un cittadino marocchino disoccupato e con precedenti specifici e vive in paese. I carabinieri lo hanno arrestato martedì sera al culmine di un’attività d’indagine e osservazione che aveva portato i militari dell’Arma a concentrarsi su di lui, per uno sospetto “giro” di spaccio.

Troppo “strano” il via vai dalla casa dove l’uomo abita. Un continuo entrare e uscire, guarda caso di “personaggi” noti alle forze dell’ordine come tossicodipendenti. Fino a quando, martedì, sera i carabinieri sono intervenuti, alla fine di un “classico” scambio avvenuto proprio sul portone di casa del 33enne. Per Sghairi sono scattate quindi le manette.

Sono le 19.30 circa quando un giovane di 25 anni, in sella alla sua bicicletta, arriva davanti alla porta dell’abitazione del 33enne. Parla fitto al cellulare con qualcuno. Non sa che i carabinieri, ben nascosti, sono a pochi passi e lo osservano.

Fermo davanti al portone il ragazzo, tossicodipendente già segnalato, chiude la comunicazione e aspetta. Subito dopo esce dall’edificio Sghairi. Tra i due un breve colloquio. Poi il giovane allunga all’uomo soldi e un cellulare. Sghairi mette tutto quanto in tasca e rientra in casa. L’altro continua ad aspettare mentre il 33enne di lì a poco torna fuori e, all’altezza del cancello pedonale, gli consegna un involucro.

È a questo punto che i carabinieri si fanno vedere. Lo scambio è avvenuto e i militari dell’Arma bloccano i due. L’involucro appena consegnato al ragazzo risulta pieno di cocaina, circa un grammo. Mentre al 33enne vengono trovati 70 euro e il cellulare datogli prima dal “cliente”. Soldi e telefonino sono considerati provento dello spaccio e vengono sequestrati. Così come la droga.

Segue la perquisizione dell’appartamento del 33enne. In casa viene trovato tutto il necessario per il confezionamento della droga. Scatta dunque l’arresto.

In carcere Sghairi ci passa solo una notte. Ieri mattina in tribunale a Reggio la direttissima. Ad assistere il giovane c’è l’avvocato del Foro reggiano Federico De Belvis.

Sghairi fa scena muta davanti al giudice Cristina Beretti, che però concede i domiciliari, nonostante la richiesta di carcere avanzata dal pm Stefania Pigozzi. L’udienza il 12 maggio.©RIPRODUZIONE RISERVATA