Gazzetta di Reggio

Reggio

Crollano le temperature viticoltori in allarme

Crollano le temperature viticoltori in allarme

Il caldo delle scorse settimane aveva anticipato la fioritura delle coltivazioni minacciate ora dal repentino calo termico avvenuto durante le ultime notti

18 aprile 2014
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REGGIO. Scampato pericolo la notte scorsa per la produzione vitivinicola provinciale che ha vissuto con apprensione gli abbassamenti termici delle prime ore del mattino di ieri osservando il repentino abbassamento termico spingersi in prossimità dello zero centigrado.

Il forte anticipo vegetativo ha già da diversi giorni condotto i vigneti reggiani ad una rigogliosa e promettente ripresa che, con un eventuale e ancora possibile ritorno di freddo, vedrebbe compromessa la produzione per causa dell’allessamento dei nuovi germogli sui quali sono già evidenti i nuovi grappolini.

Alle 5 della mattina di ieri nella bassa reggiana per fortuna le minime hanno arrestato la rapida discesa a +1 grado centigrado evitando le peggiori conseguenze per la produzione vitivinicola 2014. La perdita del germoglio primario in effetti costringerebbe la vite a rivegetare con gemme secondarie predisposte ad una produzione decisamente inferiore rispetto alla norma, indicativamente del solo 30% rispetto al totale, con gravi conseguenze per l’economia delle aziende.

Di contro, un evento così catastrofico, potrebbe determinare un immediato innalzamento dei prezzi del vino della vendemmia 2013 ancora in minima parte disponibile presso le cantine. Impennata dei prezzi che anche se arrivasse non sarebbe tuttavia assolutamente sufficiente a compensare, dal punto di vista economico, la perdita di produzione derivante da eventuali ritorni di freddo. Le attese precipitazioni di domani dovrebbero allontanare il pericolo delle brinate per mettere, momentaneamente, al sicuro la produzione di uva di quest’anno, dalla quale dipendono le fortune di centinaia di coltivatori reggiani, tutti in attesa delle prossima vendemmia. Sarà quello il momento nel quale verranno tirate le somme di una stagione che, per ora, resta fortemente condizionata agli sbalzi di temperatura.

Claudio Corradi