Gazzetta di Reggio

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Davoli espulso dal dibattito sulla discarica

 Davoli espulso dal dibattito sulla discarica

Carpineti: decisione del sindaco alla commissione su Poiatica. Gli esponenti dei comitati se ne vanno

18 aprile 2014
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CARPINETI. Una persona espulsa dalla sala per decisione del sindaco; esponenti dei comitati che se ne vanno; accuse di scorrettezze sulla presunta radioattività a Poiatica. È stata una serata tutto tranne che noiosa, quella di mercoledì nel municipio di Carpineti, dove si è tenuta una seduta della commissione dedicata alla discarica di Poiatica, la più vasta della provincia, da oltre un anno al centro di un tesissimo dibattito. All'ordine del giorno, una relazioni di Arpa sulle condizioni ambientali della struttura. Delle commissioni fanno parte tre rappresentanti del comitato “Fermare la discarica”, che – visto il tema – hanno chiesto la partecipazione di Alessandro Davoli, ex consigliere comunale leghista di Castelnovo Monti che alcuni mesi ha affermato di avere prove sulla presenza di radioattività a Poiatica.

Nilde Montemerli, sindaco di Carpineti, ha però opposto un netto rifiuto, dicendo a Davoli che non poteva partecipare alla riunione, indetta per la sola commissione. A quel punto, Davoli se n’è andato, seguito pochi minuti dopo dai rappresentanti del comitato, che hanno deciso di abbandonare l'incontro. «Quello che è successo è di una gravità inaudita. Ci era già capitato diverse volte di essere chiusi fuori perché “rei” di appartenere a un “comitato anti-discarica”, ma davvero mai ci era capitato ci venissero poste delle condizioni in sede di commissione discarica», affermano i componenti di “Fermare la discarica”. Interessati alla relazione di Arpa soprattutto per la questione radioattività, «sulla quale ci siamo espressi noi, chiedendo formalmente spiegazioni, e Alessandro Davoli che ha detto delle cose importanti nei mesi precedenti». Per questo, spiegano, «essendo Davoli che ha sollevato la questione e non potendo noi parlare per interposta persona, abbiamo chiesto che fosse presente (richiesto il 7 aprile, peraltro l'unica richiesta del comitato dai tempi della prima seduta)».

Al momento della riunione, è arrivato il veto della Montemerli, che, sostengono i comitati, avrebbe affermato: «Le domande di Davoli sarebbero state un affronto per Arpa. Testuali». Il comitato ha a propria volta lasciato il municipio «essendo, a quel punto un incontro mutilato a tutti gli effetti. Nel totale silenzio assenso di tutti i presenti». E ora critica il valore stesso della commissione: «Il sindaco in sostanza decide chi deve esserci e cosa deve essere detto, trincerandosi dietro al ruolo istituzionale che ricopre. Ne deduciamo che nessun cittadino abbia il diritto di chiarire i suoi dubbi su Poiatica, se non nella misura in cui si fidi ciecamente e incondizionatamente delle rassicurazioni della Montemerli. Per noi che dedichiamo tempo ed energie, spesso sottraendolo alle persone che amiamo e chiedendo permessi di lavoro, passando le notti sulle scartoffie, è un giorno in cui il nostro diritto al confronto democratico è stato calpestato». E ancora: «In base a quale articolo dello statuto relativo alla commissione è stato esclusa la presenza di un cittadino peraltro strettamente correlato agli argomenti in ordine del giorno? Nella scorsa commissione c’erano esponenti Iren (tra l'altro senza che ci fosse stato preannunciato) che sono tutt'altro che istituzioni, ma che potevano comunque rispondere a problematiche importanti».

Adriano Arati