Incendio alla stazione sciistica I gestori: «La stagione è finita»
COLLAGNA. Erano ancora in buone condizioni le piste di Cerreto Laghi, soprattutto in alto, e con queste giornate soleggiate non pochi appassionati avevano deciso di sfogare le loro residue voglie di...
COLLAGNA. Erano ancora in buone condizioni le piste di Cerreto Laghi, soprattutto in alto, e con queste giornate soleggiate non pochi appassionati avevano deciso di sfogare le loro residue voglie di sci nella principale stazione reggiana. Una situazione che poteva far pensare ad una Pasqua con buone affluenze. Ma ieri un nuovo colpo di sfortuna, in una stagione che ne ha visti davvero tanti, ha chiuso ufficialmente la stagione di Cerreto Laghi. Un guasto, con ogni probabilità un corto circuito, ha causato un incendio alla cabina di trasformazione per la media-bassa tensione, che ha avuto conseguenze piuttosto rilevanti e comporterà un danno non indifferente per gli impianti.
A domare l’incendio, i Vigili del fuoco del distaccamento di Collagna e della stazione di Castelnovo Monti. Le fiamme sono state spente abbastanza rapidamente, ma i danni sono ingenti. Una parte del paese è rimasta senza elettricità per qualche tempo, poi è stata ripristinata. Per ripristinare l’alimentazione agli impianti di risalita occorreranno tempo e fondi e, viste le feste in arrivo, la società di gestione degli impianti Park Hotel ieri ha malinconicamente annunciato la chiusura della stagione.
Afferma Marco Giannarelli della Park Hotel: «La stazione è ferma e abbiamo dovuto chiudere tutto, nonostante stamattina (ieri per cho legge, ndr) ci fosse ancora gente. Le piste erano ancora belle, le giornate lunghe. La riparazione sarà una cosa lunga e quindi di fatto la nostra stagione si chiude qui. Una chiusura triste per una annata in cui abbiamo avuto tanta sfortuna».
Una annata che, a dispetto delle prime nevicate arrivate presto, consentendo di aprire le piste di Cerreto anche prima della data tradizionale dell’8 dicembre, aveva visto in seguito settimane intere di pioggia, poi le frane e della chiusura a ripetizione sul versante toscano della statale 63, ed ora quest’ultimo episodio. (l.t.)