Gazzetta di Reggio

Reggio

Mostra per i 30 anni del Cai l’attrezzatura dei “pionieri”

 Mostra per i 30 anni del Cai l’attrezzatura dei “pionieri”

Al foyer del teatro Bismantova inaugura oggi la mostra di una raccolta storica «Ben rappresentare le tradizioni sportive aiuta a comprenderne l’evoluzione»

19 aprile 2014
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CASTELNOVO MONTI

Quella di oggi è una giornata che vedrà la Pietra di Bismantova assoluta protagonista. La sezione del Cai “Bismantova” di Castelnovo ha infatti allestito una mostra al foyer del Teatro Bismantova per celebrare i 30 anni della propria storia.

Si tratta di una raccolta storica di attrezzi per l’alpinismo e lo sci, alcuni dei quali veramente rarissimi, come un paio di scarpini da arrampicata di inizio ’900, con suola in feltro pressato, o una corda di canapa, che erano quelle abitualmente utilizzate nello stesso periodo per l’alpinismo.

«Osservando questi reperti _ spiega una nota del Cai Bismantova _ è più facile comprendere le condizioni nelle quali erano praticate queste discipline in tempi passati e, attraverso l’evoluzione delle attrezzature il progressivo miglioramento delle prestazioni e della sicurezza. Le tradizioni sportive dell’Appennino reggiano, con particolare riferimento allo sci (nordico e alpino), all’alpinismo e all’arrampicata, ci sembrano ben rappresentate in questa mostra che ha coinvolto diverse generazioni di appassionati».

Gran parte del materiale esposto fa parte della collezione di Ginetto Vezzani, titolare dell’omonimo negozio di articoli sportivi di Reggio da oltre 40 anni, ma anche Candido Ghirelli ha messo a disposizione la sua collezione. La mostra inaugurerà alle 15.30 e resterà visitabile fino al 27 aprile, dalle 17 alle 20 ogni giorno.

Alle 17 taglierà il nastro anche un’altra mostra molto attesa a Castelnovo: “Antichissima Bismantova”, che per sei mesi, fino al 2 novembre, porta alle pendici della rupe, nelle sale di Palazzo Ducale, i reperti rinvenuti a partire dal 1865 nella zona di Campo Pianelli, reperti abitualmente conservati ai Musei Civici di Reggio che ora di fatto “torneranno a casa”. La mostra è stata realizzata attraverso la collaborazione tra l’Amministrazione di Castelnovo, i Musei Civici di Reggio e nello specifico l’archeologo Iames Tirabassi, la Soprintendenza ai Beni archeologici dell’Emilia Romagna ed il Parco nazionale. Le sale di Palazzo ducale fino al 4 maggio saranno aperte tutti i giorni dalle 15.30 alle 18.30, dal 5 maggio al 29 giugno sabato, domenica e festivi dalle 16 alle 19, dal 30 giugno al 14 settembre tutti i giorni (tranne il mercoledì) dalle 16 alle 19, più apertura serale del venerdì dalle  20.30 alle 23, dal 15 settembre al 2 novembre sabato, domenica e festivi dalle 15.30 alle 18.30.(l.t.)