Gazzetta di Reggio

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Nonno Matteo “fa il nido” alle cinciallegre del paese

Domenico Amidati
Nonno Matteo “fa il nido” alle cinciallegre del paese

Il pensionato ha costruito e installato numerose casette-nido per i piccoli uccelli «Lo faccio da anni per proteggerle e incentivare la loro presenza nei parchi»

18 aprile 2014
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ALBINEA

Si chiama Matteo Melegari ed è un pensionato di Albinea con un hobby un po’ speciale: dedica parte del suo tempo libero alla costruzione di nidi artificiali, che posiziona sugli alberi del suo quartiere.

Così facendo, vuole proteggere le cinciallegre dai suoi predatori, come le gazze. Ne ha posizionati cinque nel parco vicino a casa sua e durante il periodo della cova – da marzo a giugno – “controlla” i piccoli e colorati uccelli, li segue con lo sguardo premuroso dal balcone della sua abitazione.

«Sono anni che lo faccio racconta – Questi uccelli hanno rischiato l'estinzione a causa dei loro predatori. Amano costruire i loro nidi nelle cavità degli alberi, ma ora questi sono una rarità. E’ dimostrato che mettendo queste casette articiali su alberi giovani o in ambienti urbani, la presenza di molte specie nidificanti aumenta sensibilmente».

Le cincie appartengono alla famiglia dei Paridi e presentano un piumaggio verdastro sul dorso, con coda e ali grigio bluastre. Il capo e la gola sono di colore nero lucido, con guance bianche e il petto giallo. Sono voraci insettivori: mangiano larve, api, ragni. Ma amano molto anche semi, frutta e bacche.

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