Gazzetta di Reggio

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Rogo nel capannone per rubare rame

di Elisa Pederzoli
Rogo nel capannone per rubare rame

Preso di mira per la seconda volta l’ex magazzino di Conad: i malviventi bruciano i cavi per ricavarne l’oro rosso

18 aprile 2014
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Il secondo incendio nel giro di pochi giorni. Ma più che l’azione di qualche balordo, quella registrata all’interno dell’ex magazzino Carni del Conad – in via Pacinotti, in zona via Cisalpina – ha tutta l’aria di essere l’ennesima azione da parte dei predoni dell’oro rosso.

I quali, evidentemente, non sono solo “ghiotti” di cavi di rame di qualità – basti pensare ai furti ai danni di linee ferroviarie, cimiteri e cantieri ormai all’ordine del giorno anche nel nostro territorio – ma anche di quel rame che è presente in vecchi macchinari e impianti elettrici abbandonati.

E’ il caso del magazzino del Conad, in disuso ormai dal dicembre del 2012 e in attesa delle autorizzazioni comunali per i lavori di ristrutturazione.

Mercoledì sera intorno alle 19.30 qualche passante ha allertato il 115 perchè ha visto del fumo uscire dallo stabile. Quando i vigili del fuoco sono arrivati sul posto, hanno visto i resti di un rogo di modeste dimensioni, all’interno del magazzino. A bruciare erano alcune vecchie carte e documentazione, che all’interno erano state accatastate.

Nulla di particolarmente significativo, se non che le fiamme non si erano sprigionate per cause accidentali, bensì erano state appiccate da qualcuno.

Sul posto sono stati fatti intervenire anche gli agenti delle Volanti, i quali hanno fatto partire i primi accertamenti per cercare di risalire ai responsabili del rogo.

Quello che è certo è che i malviventi di turno sono entrati nello stabile forzando una delle porte posteriori. Poi, hanno avuto tutto il tempo e la libertà di muoversi senza il timore di essere sorpresi da qualcuno. Compreso appiccare un fuoco utilizzando dei vecchi incartamenti. Con un obiettivo preciso: far sciogliere la plastica che riveste i cavi elettrici presenti nello stabile e ottenere così rame da smerciare poi nel sempre fiorente mercato nero del cosiddetto oro rosso.

E’ già la seconda volta che succede. E quest’ultimo rogo di più vaste dimensioni ha richiamato, a causa dell’intenso fumo, qualcuno di passaggio attivando di conseguenza l’intervento dei pompieri.

Conad è corsa ai riparti, mettendo subito al lavoro un elettricista che ha provveduto a portare via impianti ancora presenti e in buono stato. Evitando così ulteriori incursioni da parte dei predoni del rame. Mentre da parte degli uomini della Squadra mobile sono partite le indagini per cercare di risalire ai responsabili del furto.

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