Gazzetta di Reggio

Reggio

«Non ci si aspetta mai una simile tragedia»

«Non ci si aspetta mai una simile tragedia»

La direttrice dei presidi ospedalieri Ausl racconta lo sgomento vissuto per un gesto imprevedibile

19 aprile 2014
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SCANDIANO. «E’ una tragedia che sarebbe potuta accadere in un qualsiasi contesto. Ma certo una cosa del genere, in un luogo di equilibrio e silenzio come un ospedale, non ce la aspettavamo».

La dottoressa Iva Manghi, direttore dei presidi ospedalieri di Scandiano, Montecchio e Castelnovo Monti, il giorno dopo l’omicidio-suicidio nel reparto di Medicina, commenta così l’accaduto. Nelle sue parole c’è ancora tutto lo sgomento vissuto al Magati per un gesto imprevedibile e sconcertante.

«Sul posto è subito accorso tantissimo personale, oltre quello di turno, e compreso il primario Giuseppe Chesi – spiega la dottoressa Cristina Incerti Medici, direttore del Magati – Gli operatori hanno gestito al meglio una situazione di emergenza, cercando tranquillizzare degenti e parenti che hanno assistito alla tragedia. A loro va il nostro ringraziamento».

Ma il pensiero delle dottoresse va anche alla mamma di Andrea Degani, prima vittima della tragedia che si è consumata in ospedale, «alla quale va tutta la nostra solidarietà».

E non si parlava d’altro ieri mattina nel reparto, dove la stanza teatro del doppio gesto di sangue era già tornata in fuzione. Tra una visita e l’altra non si poteva che ricordare quel momento tragico. Quegli spari.

«Li ho sentiti bene – racconta un’anziana – ho pensato venissero da fuori... Poi c’è stato tutto quel via vai...». «Per fortuna, ero appena andato via quando è successo», è la testimonianza di un parente. «E’ una cosa orrenda – è il commento sommesso di un altro signore mentre se ne va – ma purtroppo è anche il segno dei tempi». (el.pe)