Gazzetta di Reggio

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Sondaggio, Vaccari denuncia i giornali

di Evaristo Sparvieri
Sondaggio, Vaccari denuncia i giornali

Il candidato M5S, dato attorno al 13%, invia una segnalazione all’Agcom, al Corecom e alla finanza: «Un’indagine illegale»

19 aprile 2014
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Denuncia tutti. A cominciare dalla Gazzetta e dal Carlino, accusati di aver pubblicato un sondaggio giudicato «falso» e «illegale». Non sono andate affatto giù al candidato M5S, Norberto Vaccari, le indiscrezioni sul sondaggio commissionato dal Pd regionale, che vedrebbe la coalizione del centrosinistra in sostegno a Luca Vecchi oltre il 50%, seguito dalla candidata del centrodestra, Donatella Prampolini, intorno al 18% e dal M5S, quotato su una percentuale sul 13%. Numeri che hanno spinto Vaccari a inoltrare una segnalazione all’Autorità per le garanzia delle Comunicazioni, al Corecom e alla Guardia di Finanza per quella che, con parole del consigliere Matteo Olivieri sul nostro sito www.gazzettadireggio.it, viene giudicata una «violazione di praticamente tutta la normativa che regola la pubblicazione dei sondaggi». In particolare, tra le diverse accuse, dal M5S contestano l’assenza di indicazioni richieste dalle “Disposizioni per la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica”. Tra queste, le indicazioni del soggetto che ha realizzato il sondaggio, la data, le modalità, il committente e l’acquirente. Informazioni contenute nella Gazzetta di ieri, per un sondaggio Swg per contro del Pd, di tipo telefonico, su un campione rappresentativo di circa un migliaio di persone, che la scorsa settimana ha sondato anche gli orientamenti di voto. Ma non tutti gli altri candidati hanno preso male le percentuali attribuite dall’indagine. Se Ernesto D’Andrea preferisce aspettare il voto di maggio, Gianluca Vinci è convinto che la sua Lega non finirà nel calderone dei cosiddetti “altri”, puntando sul voto disgiunto. Per Prampolini, «i sondaggi realizzati ai telefoni fissi non sono veritieri: il fisso non ce l’hanno in molti, come i giovani. Per questo il M5S sarà più alto, il Pd sotto al 50% con noi sopra il 20%. Se il Pd è serio lo deve pubblicare sul sito del Ministero, altrimenti ha solo invertito i numeri ed è al 45%». Per Cinzia Rubertelli, le percentuali diffuse «non corrispondono a ciò che riscontro dalle persone», mentre per Antonio Casella, «anche Bersani un mese prima delle politiche aveva il 34% e i grillini il 13%. A Reggio andremo al ballottaggio». Francesco Fantuzzi, infine, si dice «non interessato ai sondaggi ma alla campagna elettorale, fatta incontrando i cittadini su temi come il Tmb e il consumo di suolo».