Gazzetta di Reggio

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Congegno made in Reggio “svela” i danni del sisma

L’ingegnoso monitoraggio è stato brevettato da un’azienda di Casalgrande Il sistema individua le lesioni sulle strutture, segnalando i limiti di sicurezza

20 aprile 2014
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Quando la terra trema si pensa solo a salvare la pelle. Ma dopo, come si fa ad essere certi che gli immobili in cui abitiamo o lavoriamo sono ancora sicuri? L'esperienza di una azienda reggiana e l'ingegno di una équipe di studiosi dell'ateneo di Trento sono riusciti a dare una preziosa e concreta risposta a questo delicato interrogativo. E' stato infatti realizzato un sistema automatico in grado di individuare l'entità dei danni originati da un sisma nelle strutture portanti degli edifici.

Un simile monitoraggio facilita enormemente le indagini e le valutazioni degli ingegneri, dei vigili del fuoco e della protezione civile. L'interessante congegno è stato brevettato e recentemente presentato al Made Expo di Milano. Da un paio di mesi viene poi illustrato in vari seminari che si svolgono nelle zone adiacenti ai più importanti terremoti registrati in Italia. Si è cominciato a Vasto ed Ancona (vicini all'Aquila) e presto ci saranno incontri illustrativi anche nelle aree reggiano-modenesi.

L'ingegnoso sistema è stato battezzato con l'acronimo Ims che somma e riduce alcuni termini inglesi (Intelligent Sismic Monitoring Structural System). A "firmare" il prezioso strumento sono stati i tre ricercatori del dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica di Trento, Daniele Zonta, Emiliano De Biasi, Davide Trapani e la società per azioni Area Prefabbricati di S. Antonino di Casalgrande presieduta da Emanuel Manfredini. Dunque una miscela di risorse e di saperi.

«I vantaggi che Ims può offrire – spiega l'architetto Carla Colla che opera con l'azienda reggiana – sono molteplici. Innanzitutto non è per nulla ingombrante e può adattarsi a qualsiasi struttura, da capannoni industriali a centri commerciali, da ponti a piccole abitazioni. Inoltre è in grado di monitorare costantemente, "real time", le tipologie strutturali. Può essere impiegato sia da enti pubblici che da singoli privati e attraverso mille impulsi al secondo rileva sia i macro che i micro spostamenti individuando le deformazioni e le eventuali lesioni. Di conseguenza segnala i limiti di sicurezza. In pratica è come se fosse costantemente in atto un sopralluogo di esperti. Può essere utile sia nella fase di costruzione che in quella successiva. Abbiamo già ottenuto il patrocinio dell'Associazione nazionale costruttori edili, dell'Ordine degli Ingegneri di Marche e Abruzzo, di Confartigianato, e contiamo di avere presto al nostro fianco anche la Protezione civile».

La fantasia e la creatività abbinata di reggiani e trentini sembra dunque averci regalato una piccola meraviglia tecnologica che, d'ora in poi, ci renderà un po' più tranquilli anche quando la terra ci fa sussultare. (l.v.)