Gazzetta di Reggio

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Lite tra Comune e Bacchi in gioco 323mila euro

Lite tra Comune e Bacchi in gioco 323mila euro

Viadana vuole incassare i soldi della fideussione, martedì si decide in tribunale L’azienda di Boretto non avrebbe completato la rinaturazione di una cava

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BORETTO.

Martedì, in Tribunale a Mantova, sarà esaminato il ricorso urgente con cui la ditta Bacchi di Boretto chiede che venga inibito, o sospeso, il pagamento della polizza fideiussoria da 323mila euro disposta nel 2000 a favore del Comune di Viadana (Mantova) per lo sfruttamento della Cava Caselli, in riva al Po.

La ditta reggiana fonda la sua richiesta sul fatto che i lavori di riqualificazione dell’area golenale sono ormai a buon punto. Ma il Comune di Viadana, che alcune settimane fa ha avviato la pratica per l’escussione della fideiussione, resisterà in giudizio mediante il proprio ufficio legale interno. Intendimento dell’amministrazione comunale è di portare avanti l’iter escussorio, almeno sino a ché gli enti interessati (Regione Lombardia, Provincia di Mantova e Comune di Viadana) non certificheranno, con apposito verbale, che l’intervento di rinaturazione sarà stato regolarmente concluso come da progetto. Nel 1999 la Bacchi Aladino & C. venne autorizzata a prelevare sabbia dal Po, in cambio dell’impegno ad effettuare un intervento di riqualificazione naturalistica del sito una volta cessato lo sfruttamento. La cava è stata attiva sino al 2006 col prelievo di 654mila metri cubi di sabbia, ma la realizzazione del bosco perenne è stata avviata solo nell’inverno scorso: proprio tale ritardo aveva fatto scattare un esposto in Procura e indotto il Comune di Viadana ad avviare l’iter per ottenere i famosi 323mila euro. Nel corso dell’ultimo consiglio comunale, il 3 aprile scorso, rispondendo ad un’interrogazione del consigliere Pd Daniele Mozzi, l’assessore all’ambiente di Viadana, Adriano Saccani aveva reso noto che gli enti avevano da poco effettuato un sopralluogo congiunto con la ditta Bacchi e verificato che erano stati posati 4mila alberi da tre metri di fusto. Secondo il Comune, occorrono però altri passaggi prima di poter mettere definitivamente una pietra sopra la vicenda.

Riccardo Negri