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CARPINETI

Una lista per il “Bene Comune”

Una lista per il “Bene Comune”

La civica che sostiene Tiziano Borghi presenta il programma

20 aprile 2014
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CARPINETI. «Gestione del territorio, lavoro e cittadinanza».

Si presenta con queste tre priorità la lista civica Bene Comune di Carpineti, che con candidato sindaco Tiziano Borghi sfiderà l’attuale maggioranza Pd, che sarà capeggiata da Stefano Baldelli, da dieci anni vicesindaco e vincitore delle primarie Pd del marzo scorso.

Borghi, originario di Casteldaldo di Valestra, è stato consigliere comunale di maggioranza dal 1990 al 1999, da venticinque anni è impegnato come volontario nella Croce Rossa locale e ha lavorato come dirigente a lungo, passando diciotto anni come esecutivo in una multinazionale.

«Tali funzioni gli hanno permesso di acquisire notevoli competenze manageriali e amministrative, che ora vorrebbe offrire alla cittadinanza, per poter lavorare assieme alla rinascita del suo amato Comune», spiegano i sostenitori di Borghi, che sottolineano come la lista civica non sia «apparentata con alcun schieramento politico, volendo farsi portavoce di tutti i cittadini di Carpineti, rifiutando comunque ogni forma di isolamento».

Le priorità sono appunto «la gestione del territorio, il lavoro e la cittadinanza», da affrontare con un approccio “civico”.

«Siamo liberi da schemi e preconcetti tipici delle liste politiche – spiegano ancora i sostenitori del candidato sindaco di “Bene Comune di Carpineti” – gli uomini e le donne della lista si impegnano dunque a compiere liberamente, senza coercizioni, scelte amministrative che rappresenteranno solo il Bene Comune del proprio paese», affermano.

Concludendo, i componenti la lista civica sottolineano l’importanza del lavoro con il resto del territorio: «Mai, come in questo momento di riorganizzazione dell’amministrazione pubblica, ci sarà bisogno di una energica impronta di mediazione con gli altri enti pubblici, fatta da sindaci e giunte liberi da debiti di riconoscenza o da crediti da maturare per il loro futuro», spiegano in conclusione.

Adriano Arati

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