Gazzetta di Reggio

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Stranieri, quattrocento nuove attività in due anni

Stranieri, quattrocento nuove attività in due anni

A fine 2013 i titolari di imprese giunti dall’estero sono saliti a quota 6.657 il Comune stanzia 54mila euro per favorire l’integrazione con il tessuto reggiano

22 aprile 2014
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REGGIO. Edilizia, trasporti, ristorazione e commercio. Sono sempre questi i settori che vantano il maggior numero di imprese straniere a Reggio, dove negli ultimi due anni sono state registrate 400 nuove attività. A fine 2013 le ditte straniere attive nella nostra provincia - molte partite Iva e poche società di capitali - hanno toccato quota 6.657 unità, contro le 6.249 del 2011, secondo quanto riportato dai dati di Unioncamere dell’Emilia-Romagna. Il comune a maggior intensità di imprenditoria straniera è chiaramente il capoluogo Reggio Emilia con 3.600 ditte attive, seguito da Novellara (243) e Scandiano (219). Poco sotto ci sono Correggio (198), Guastalla (171) e Cadelbosco (155).

Il dato in aumento rappresenta da un lato la maggiore vivacità delle realtà avviate dagli imprenditori stranieri, dall’altra la frammentazione seguita alla crisi di molti fuoriusciti da settori come l’edilizia, che per restare sul mercato hanno avviato imprese in proprio una volta fuoriusciti dalle grandi aziende.

Il comune di Reggio ha quindi deciso di partecipare a Diversity in the Economy and Local Integration (Deli), progetto del Consiglio d'Europa e della Commissione europea, che si realizzerà con la collaborazione del Migration Policy Group, finalizzato a un corretto inserimento di imprese nel tessuto economico italiano e alla valorizzazione del potenziale imprenditoriale e professionale dei migranti, in gran parte sconosciuto o sottovalutato. Un potenziale che fatica a emergere e integrarsi, che invece potrebbe portare un notevole valore aggiunto all'economia e alla stessa vita sociale delle città. Insieme a Bucarest, Dublino, Lisbona, Londra Lewisham, Monaco di Baviera, Rotterdam e Vienna, Cartagena, Getxo, lo scorso marzo, a Bruxelles, Reggio è stata ufficialmente inserita nel progetto, in considerazione delle importanti esperienze di integrazione realizzate, la cui efficacia è riconosciuta in tutta Europa. Un riconoscimento che consente di essere parte di un innovativo progetto che conta su un finanziamento di 885.000 euro, 54.000 dei quali sono appunto destinati a Reggio. Il progetto Deli è parte delle politiche di integrazione e coesione sociale europee e si basa sul principio che la diversità non è solo un fattore da tutelare, ma rappresenta anche un potenziale fattore di competitività per il sistema socio-economico nel suo complesso. Le piccole imprese di migranti rappresentano infatti una parte significativa delle forze di lavoro e degli imprenditori in Europa. L’obiettivo è favorire la condizione degli standard formativi, in particolare nel settore commerciale, la creazione di posti di lavoro e opportunità imprenditoriali, non solo per i migranti l’accesso agli appalti pubblici.