Gazzetta di Reggio

Reggio

Ubriaco alla guida, in carcere dopo 8 anni

Ubriaco alla guida, in carcere dopo 8 anni

Rubiera: l’uomo, oggi 45enne, fu condannato nel 2010 ma non ha mai chiesto la pena alternativa

22 aprile 2014
2 MINUTI DI LETTURA





RUBIERA. Si sa che i tempi della giustizia italiana sono piuttosto lunghi ma se anche lo stesso imputato si dimentica di presentare ricorso o, addirittura, di chiedere la commutazione della pena in una sanzione amministrativa o in una pena alternativa come l’affidamento in prova ai servizi sociali, magari alla casa di riposo di Cesano Boscone insieme a Berlusconi, allora non c’è niente da fare: la burocrazia fa il suo corso e alla fine, dopo ben otto anni dalla data del reato commesso, arriva l’ordinanza di custodia in carcere e, quindi, l’arresto.

Jossiff Isgahier, oggi 45enne, di origine tunisina, attualmente residente a Casalgrande, era stato condannato ad un mese per guida in stato di ebbrezza, ma non ha mai presentato istanza per ottenere una pena alternativa, come l’affidamento in prova ai servizi sociali. Così alla fine, è andato in carcere, probabilmente non ricordando nemmeno... il perchè.

La vicenda, infatti, ha avuto origine il 20 agosto del lontano 2006, quando l’uomo, allora 38enne, al culmine di una serata trascorsa con amici, fu sorpreso a guidare l’auto dopo aver fatto uso smodato di alcol. Fu quindi denunciato per guida in stato d'ebbrezza.

L'iter processuale ha visto poi il Tribunale di Reggio Emilia, con sentenza del 23 novembre 2010, condannarlo a un mese di arresto e 1.000 euro di ammenda.

La pena, nel frattempo, è poi diventata definitiva perchè l’uomo non aveva presentato alcun ricorso, ma l’esecuzione era stata sospesa nell’ottobre del 2013 (come avveiene di prassi in questi casi data l’esiguità della pena) per dare la possibilità al condannato di chiedere misure alternative, come appunto l'affidamento in prova ai servizi sociali. Istanza che però non è mai stata presentata.

Così qualche giorno fa, il 5 aprile, è arrivata la revoca del decreto di sospensione della misura cautelare con conseguente ripristino del provvedimento di carcerazione (emesso dall'Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia). Provvedimento che è stato quindi eseguito dai carabinieri della stazione di Rubiera. Venerdì sera, quindi, i carabinieri di Rubiera si sono recati nell’abitazione dell’uomo a Casalgrande, e gli hanno notificato l’ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni del tribunale di Reggio, quindi lo hanno portato al carcere di Reggio, dove, appunto, dovrà scontare la pena di un mese. (f.d.)