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«Avevamo chiesto almeno un rinvio ma non ci ascoltano»

«Avevamo chiesto di attendere il dopo elezioni per l’installazione delle transenne, ma niente. Avevamo chiesto di attendere almeno che passassero le feste, per non danneggiare i commercianti. Ma...

23 aprile 2014
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«Avevamo chiesto di attendere il dopo elezioni per l’installazione delle transenne, ma niente. Avevamo chiesto di attendere almeno che passassero le feste, per non danneggiare i commercianti. Ma nemmeno questa richiesta è stata ascoltata. Per loro i commercianti sono solo dei bancomat ai quali chiedere. Tra l’altro, è arrivata ora la tassa per la pubblicità mentre l’assessore al Commercio aveva assicurato che noi dell’isolato San Rocco non avremmo dovuto pagarla». Così Antonella Telani, del Comitato No Park, commenta l’apertura dell’imponente cantiere in piazza Martiri. Nella sua voce c’è sconforto e delusione. «Quando abbiamo iniziato questa lotta otto mesi fa, speravamo almeno di incontrare gente disposta ad ascoltarci – dichiara – Invece, ciò che abbiamo trovato è stato un muro di gomma. Ed è incredibile perché ci sono decine di ragioni di buon senso per dire no a questo progetto. In altre città, come Roma, Milano, Torino per molto meno si sono fermati». Dopo raccolta di firme, flash mob e altre manifestazioni, il Comitato sta lavorando a nuove iniziative. E valuta l’opportunità di rivolgersi ai giudici per fermare un’opera di cui da tempo mette in luce i rischi: dai danni di un lungo cantiere per il commercio e la vicina scuola materna; ai rischi per l’isolato San Rocco e il parco; alla possibilità concreta di trovare reperti archeologici. Alla contestazione dell’utilità di un’opera che produrrà box privati e per il Comitato non servirà affatto alla città.