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donatella prampolini

«Basta con nuovi centri commerciali»

«Basta con nuovi centri commerciali»

La candidata del centrodestra: solo così si potrà cercare di rivitalizzare il centro storico

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Il primo passo per rilanciare il Centro storico è quello di far rispettare le regole, sostiene il candidato sindaco "magenta" Donatella Prampolini ribadendo i quattro punti su cui occorre intervenire prioritariamente per dare nuova vita all'esagono sono: commercio, sicurezza, viabilità e sviluppare iniziative rivolte ai giovani.

E' un tema ,quello del Centro storico, che Donatella Prampolini ha seguito fin da quando è stata nominata presidente provinciale di Confcommercio e proprio per questo sottolinea che si tratta di una tematica complessa.

«In questi anni _ spiega il candidato sindaco del Centrodestra reggiano _ l'amministrazione comunale ha adottato soluzioni spot inefficaci perché ristrette al singolo problema, senza uno sguardo di insieme e senza il coinvolgimento di residenti e dei commercianti».

Per Donatella Prampolini il primo problema è legato alla sua attività: bloccare la nascita di nuovi centri commerciali, «altrimenti – dice - se il Comune continuerà ad autorizzarne l'apertura di centro fuori dall'esagono inevitabilmente il commercio cittadino crollerà e gli artigiani e i commercianti lasceranno il centro». Ma non basta: «occorre anche - aggiunge il candidato sindaco del centrodestra - agire sulla sicurezza "e riqualificare della residenza con la verifica della presenza di immigrati irregolari che vivono in immobili storici che necessitano di un adeguato intervento di risanamento». Per arginare questo fenomeno basta «applicare le norme esistenti e far sì che la Polizia Municipale lavori a pieno regime per controllarne l'applicazione».

Poi è necessario intervenire sulla viabilità e «ridisegnare tutti i parcheggi del centro e prevedere l'apertura dalle 18 in avanti di corridoi che consentano una maggiore permeabilità dell'esagono bilanciando le esigenze di residenti e commercianti e l'offerta commerciale sarà riqualificata, differenziando centro e periferia e gli investitori saranno più propensi a investire sul cuore della città».

Infine occorre «utilizzare gli attuali spazi vuoti che sono il simbolo del degrado e dell'abbandono, per sviluppare nuove attività giovanili in campo artistico, musicale e tecnologico, che invece trovano principalmente spazio in periferia».

Donatella Prampolini conclude sostenendo che sull'esagono il Comune «ha sempre investire in eventi culturali di breve durata invece di attuare una politica complessiva basata dei diversi assessorati coinvolti». (r.f.)