Gazzetta di Reggio

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rubiera, l’omicidio-suicidio

Oggi l’addio ai Degani prova dello stub sul padre

Oggi l’addio ai Degani prova dello stub sul padre

RUBIERA. Mentre alla chiusura dell’inchiesta manca solo un tassello – il risultato della prova dello stub sulla mano del padre, come ulteriore conferma che è stato lui a sparare al figlio per poi...

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RUBIERA. Mentre alla chiusura dell’inchiesta manca solo un tassello – il risultato della prova dello stub sulla mano del padre, come ulteriore conferma che è stato lui a sparare al figlio per poi togliersi la vita – oggi pomeriggio si terranno i funerali di Enrico ed Andrea Degani, a sei giorni da una tragedia che ha scosso le coscienze.

Il rito funebre sarà celebrato con inizio alle 15 nella chiesa di San Faustino, poi le salme saranno cremate a Modena. L’ennesimo momento difficile da affrontare per i famigliari più stretti, che potranno contare sull’abbraccio e la solidarietà di tutta la comunità.

Ritornando all’inchiesta, al pm Piera Cristina Giannusa non sono giunte osservazioni particolari dal medico legale modenese che ha svolto l’accertamento esterno sui due cadaveri, da qui la non necessità dell’autopsia e il conseguente nulla-osta per i funerali. La dinamica è chiara. Il colpo di pistola che ha ucciso Andrea Degani è stato esploso di lato. Mentre il 35enne era seduto sul letto della sua stanza nel reparto di Medicina del Magati. Il padre lo ha colpito alla testa, dietro all'orecchio. Probabilmente, approfittando di un istante in cui il figlio non guardava verso di lui. Quando non poteva vedere che tirava fuori l'arma e gliela puntava contro. Quindi Andrea non ha reagito al gesto del padre perché probabilmente non se n'è nemmeno accorto. Un solo colpo, sparato circa all'altezza della tempia, è invece quello che ha ucciso, pochi istanti dopo, lo stesso genitore, Enrico Degani, nel bagno in cui l'uomo ha avuto l'istinto di rifugiarsi dopo aver ucciso il figlio. Per farla finita, a sua volta. A casa, la moglie-madre (Clara Tirelli) e l’altro figlio Stefano Degani erano lontani anni luce da questo omicidio- suicidio dettato dalla disperazione. L’hanno detto infatti anche agli inquirenti: Andrea voleva tornare in famiglia per riprovare ad uscire dal tunnel della droga, mentre il padre (gravemente malato) non ha lasciato trasparire e nemmeno ha messo per iscritto il disagio che stava vivendo. (t.s.)