Forza Italia all’attacco di SvoltaRe
Filippi: «Poli e Giampaoli stanno con Vecchi? Chissà cosa gli hanno promesso»
Una vera e propria staffilata dal pubblico, in chiusura, quando spuntano fuori i nomi di Vanda Giampaoli e Mario Poli, gli ex alleati ora in una lista in appoggio a Luca Vecchi: «SvoltaRe? Chissà cosa gli hanno promesso», attacca Fabio Filippi. Prima, invece, la presentazione della lista: «Diciassette donne e quindici uomini, un segno dei tempi, in rappresentanza del mondo della scuola e delle professioni, ma anche dirigenti d’azienda, impiegati, studenti, precari e disoccupati. Questi i 32 nomi che Forza Italia mette in campo per il consiglio comunale in appoggio alla candidatura a sindaco di Donatella Prampolini». Così ieri Franco Carugo, uno dei coordinatori reggiani del partito, ha introdotto quelli che, secondo le sue parole, sono «i veri rappresentanti della società civile», dopo un lungo applauso al termine dell’ormai celebre motivo “Per fortuna che Silvio c’è”. Assente la Prampolini stessa, presenti solo una quarantina di persone «dato che - sempre secondo Carugo - a quest’ora molti di noi lavorano, al contrario di altri appartenenti ad altri partiti», e i big reggiani di Forza Italia: Giuseppe Pagliani, Fabio Filippi, Roberta Rigon e Claudio Bassi. Una breve presentazione e via, «che bisogna iniziare a correre, correre da subito»: e così abbiamo il bancario, la gallerista d’arte, il dipendente di Coopservice, l’odontoiatra, la guardia giurata, l’ex sindacalista Cgil, l’antropologa culturale e il consulente del lavoro, il disoccupato e il «dipendente di Newlat, che altro non è che l’ex Giglio, che vive con 600 euro al mese».
E, oltre a qualche vecchia conoscenza - Roberto Benatti fu candidato al Senato alle politiche del 2013 - anche facce nuove come Daigoro Sgarbanti, 24 anni, di origini giapponesi, e Martina Panciroli, studentessa di 22 anni. «Un grazie a tutti – ha detto Claudio Bassi, consigliere uscente e anche questa volta candidato – a tutti quelli che ci daranno una mano a mandare a casa questa giunta delle tasse, che tanto sempre loro sono, soprattutto nel caso di vittoria di Luca Vecchi. Sempre quelli che epurano un assessore in una notte mostrando gravi problemi a gestire la democrazia, quelli che nascondono i lavori del Park Vittoria con alti pannelli così non si vede cosa stanno combinando dietro. Luca Vecchi il “nuovo”? Ma chi vogliono prendere in giro?».
«Siamo noi il motore primario della coalizione che sostiene la Prampolini – sostiene Roberta Rigon, che è stata segretaria dopo la vittoria nel congresso del 2011 contro Liborio Cataliotti – e questa è stata un’operazione azzeccatissima, vedrete. Dite a tutti quelli che conoscete che saremo proprio noi a sbattere fuori il Pd, che altro non è che il Pci che ha cambiato nome». «I comunisti, i finti cooperatori», per Fabio Filippi, non candidato in consiglio comunale main corsa per il Parlamento europeo insieme all’altro emiliano Gianpiero Samorì, «quelli che vincono le gare d’appalto senza fare fatica; li vogliamo ancora ai posti di comando o, come me, vi siete stufati?». Frecciate verso la cooperazione anche da parte di Giuseppe Pagliani, il capolista: «Le Coop sono l’emblema che si può rubare anche in giacca e cravatta, pensate al comparto edile, pensate alla Cooperativa muratori di Reggiolo. Lasciate perdere i grillini, a Parma hanno dimostrato che sono solamente degli improvvisati. Noi di Forza Italia abbiamo rinunciato al nostro candidato proprio perché l'unione fa la forza, l'unione contro questa vecchia realtà reggiana intrisa di post-comunismo».
Andrea Montanari