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«I cedri li avremmo tagliati comunque»

«I cedri li avremmo tagliati comunque»

Chiarimento del Comune sugli alberi dentro il cantiere: sorte segnata dal progetto di riqualificazione della piazza del 2006

24 aprile 2014
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L’abbattimento dei cedri? «Non è legato alla realizzazione del parcheggio interrato, ma al progetto di riqualificazione della piazza».

Così il Comune liquida la questione che, in giorni in cui sta prendendo forma il cantiere per la realizzazione del Park Vittoria, si sta imponendo: il destino degli alberi che sono dentro il perimetro dell’area dei lavori.

Al professor Ugo Pellini – docente di Scienze naturali e principale conoscitore degli alberi del parco del Popolo per averci scritto ben tre libri – che sottolineava alla Gazzetta come gli alberi che dovranno essere sacrificati sono un simbolo della storia di Reggio – vennero piantumati negli anni Trenta e ci sono in tutte le foto dei principali eventi storici, compresa la Liberazione – da piazza Prampolini fanno notare come il destino dei tre alberi fosse, in realtà, segnato e deciso da tempo.

A prescindere, dunque, dal contestato progetto di garage interrato, che per molto tempo terrà in scacco la piazza.

«I cedri – si legge nella nota – sono superstiti di un gruppo di alberature che si è perduto nei decenni. Il progetto di riqualificazione, vincitore di un concorso europeo risalente al 2006, prevedeva l’abbattimento di queste piante, al fine di realizzare una riqualificazione della piazza in continuum, cioè stilisticamente coerente, con la vicina e già riqualificata piazza Martiri del 7 Luglio».

Sui platani – cinque quelli che saranno abbattuti – sempre il Comune spiega: «Si tratta di piante non in buono stato di salute, non si tratta di alberi storici ma piantumati una trentina d’anni fa, che saranno abbattuti e sostituiti con nuovi alberi, con i pareri favorevoli di Consulta verde e Sovrintendenza».

Dal municipio, arrivano anche puntualizzazioni circa i materiali che costituiscono la recinzione del cantiere.

«Sono di quel tipo e di quella consistenza – scrivono – perché a seguito dei diversi incontri con cittadini residenti, commercianti, rappresentanti della scuola d'infanzia, autorità sanitarie è stato richiesto di limitare al minimo i rapporti tra il cantiere e l'area circostante. L'obiettivo è quindi di limitare al minimo l'apporto di polvere e rumori». «Si è scelto perciò, facendo sopportare all'impresa esecutrice dei lavori oneri aggiuntivi, di realizzare una recinzione ad hoc – conclude la nota – che possa dare risposta alle prescrizioni di Arpa e Asl ed alle richieste dei cittadini».

A eventuali malpensanti, poi, sempre il Comune replica: «E’ quindi totalmente infondata ogni illazione in tema di “occultamento” dei lavori, che vengono svolti nella massima trasparenza». ©RIPRODUZIONE RISERVATA