Gazzetta di Reggio

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A Massenzatico i cappelletti antifascisti

A Massenzatico i cappelletti antifascisti

Torna anche quest’anno l’appuntamento organizzato da Arci La Paradisa e Cucine del Popolo

25 aprile 2014
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Sapori tradizionali e grandi protagonisti della Resistenza, fra cappelletti antifascisti e musica. Torna oggi a Massenzatico la festa della Liberazione promossa dai circoli Arci La Paradisa e Cucine del Popolo, nella sede di via Beethoven 78/e, a pochi passi dalla prima Casa del Popolo italiana voluta da Camillo Prampolini nel 1893. La prima edizione della manifestazione, nel 2013, ha avuto un grande successo, con centinaia di partecipanti e tanti apprezzamenti per la qualità della proposta gastronomica, come delle testimonianze delle riflessioni sul tema resistenziale. Nel 2014 si replica, mantenendo i punti forti del programma. La festa della Liberazione di Massenzatico prenderà il via alle 10, con l’apertura degli stand e dei banchetti. Sino a sera ci saranno spazi librari, il bar, una mostra di Clara Brevini da visitare e uno spazio bimbi. Alle 13, uno dei momenti più attesi, il pranzo con i cappelletti antifascisti, preparati e piegati a mano dalle donne di Massenzatico, che verranno serviti al Teatro Artigiano, a poca distanza dal luogo principale della festa. La prenotazione è obbligatoria, da effettuare sul posto a partire dalle 10. Per chi lo desideri, vi sarà anche un pasto alternativo, con piatti vegani, a richiesta.

Alle 15, un altro appuntamento notevole, la testimonianza di Fernando Cavazzini, nome di battaglia “Toni”, che parlerà della squadra di sabotatori Demonio, una delle più celebri formazioni partigiane attive nella montagna reggiana durante la guerra partigiana. Il 90enne Cavazzini, nato a Reggio Emilia il 23 settembre 1923, è una delle più belle figure locali della Resistenza. Operaio delle Officine Reggiane, il 26 e 28 luglio 1943 partecipa alle manifestazioni dei lavoratori per chiedere la pace e per festeggiare la fine del fascismo. Da qui inizia la sua attività antifascista: all’indomani dell’8 settembre 1943 aiuta i soldati portando loro dei vestiti borghesi e aiutandoli a fuggire. Successivamente diventa partigiano ed entra a far parte così della 26esima Brigata Garibaldi “Enzo Bagnoli” con il nome di “Toni”. Ha partecipato alla battaglia di Cerré Sologno, nell’Appennino reggiano, uno dei più importanti scontri a fuoco fra fascisti, tedeschi e partigiani della montagna. In seguito diventa capo della squadra volante di sabotatori “Demonio”. Dopo la testimonianza di “Toni”, si prosegue alle 16 con il convegno su un tema spesso accantonato, ma che ha coinvolto migliaia di persone, quello de “L’antifascismo in esilio”. Mirco Carrattieri di Istoreco parlerà di “Internazionalisti sulla pelle. I comunisti nel l'esilio antifascista”; Franco Schirone di “Anarchici e anarco sindacalisti nell’esilio”; Andrea Panaccione di “Lavoro sindacale lavoro politico”; Alessandro Incerti di “Vittorio Cantarelli, grande fuoriuscito reggiano”. A sera, la protagonista diventerà la musica, con djset e le esibizioni dal vivo di Yunes Il Randa, Diapo Saund prima del finale con il concerto de La Kattiveria, assieme a diversi ospiti. A concludere, ancora la gastronomia, con una pastasciuttata del partigiano dalle 20. Info 340.7693229 o www.cucinedelpopolo.org.