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Picconate dei 5 Stelle contro il panchinone

SCANDIANO. «A colpi di piccone abbatteremo il panchinone». Suona come uno slogan, e potrebbe pure diventare una canzone, la dichiarazione d’intenti sull’urbanistica dei 5 Stelle di Scandiano in vista...

25 aprile 2014
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SCANDIANO. «A colpi di piccone abbatteremo il panchinone». Suona come uno slogan, e potrebbe pure diventare una canzone, la dichiarazione d’intenti sull’urbanistica dei 5 Stelle di Scandiano in vista delle prossime elezioni. Nel mirino, quelle che il Movimento di Grillo definisce «le brutture che dequalificano il centro di Scandiano». Fra queste piazza Fiume, «deturpata dalla presenza di pseudo-monumenti (come il trono, meglio conosciuto come "panchinone", e l'Angelica) orribili di per sé (a detta di tutti) e in totale contrasto con il profilo stilistico della piazza». Per il piazzale, l’obiettivo dei 5 Stelle è un rifacimento radicale: «Vogliamo abbatterli e predisporre un nuovo arredo, rifacendo anche la pavimentazione esterna, pericolosa per i pedoni e disagevole per i mezzi a due ruote». Altro punto ritenuto «fondamentale» è la Rocca dei Boiardo, principale simbolo scandianese. «Vogliamo eliminare il parcheggio auto davanti al fronte Sud del castello, quello principale, che ne mortifica l'identità e ne penalizza la suggestiva fruizione estetica». Al posto del parcheggio, «si potrebbe realizzare – richiamando l'opera principale di Matteo Maria Boiardo – un piccolo Parco o Giardino degli Innamorati, con un sistema di illuminazione ad hoc».

Rimarrebbe il problema dei posti macchina persi, ma una soluzione, sostengono, è «ricavarne altrettanti a poche decine di metri, nella zona dell'ex stadio Torelli». In generale, per i 5 Stelle, «va messa la parola fine allo stato di incuria che affligge molti altri elementi del patrimonio storico-artistico del territorio: un esempio fra gli altri, la scultura di Lazzaro Spallanzani, il cui volto è da anni oltraggiato dalla sporcizia e la cui insegna è illeggibile». Inoltre, dovranno essere eliminati «tutti gli inestetismi urbani (cavi, scatole elettriche, cassonetti inappropriati, sporcizia collegata alla presenza di animali come piccioni, eccetera) per un miglioramento del colpo d'occhio a cominciare dal centro storico del capoluogo». In un secondo momento, ci si dovrà poi allargare «alla periferia, al centro di Arceto (la cui pavimentazione è da rimettere a posto) e alle altre frazioni». (adr.ar.)