Gazzetta di Reggio

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Gli imprenditori ai ragazzi «Ecco dove c’è lavoro»

Gli imprenditori ai ragazzi «Ecco dove c’è lavoro»

Vezzano: alla ditta Rail un incontro con manager e professionisti di vari settori Indicate ai 17-19enni le opportunità occupazionali nelle filiere più promettenti

27 aprile 2014
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VEZZANO. “Immaginare il lavoro che c'è" è il titolo dell'incontro che si è svolto ieri mattina nello stabilimento dell'azienda Rail di Vezzano, al quale hanno partecipato studenti, genitori e professori. Per questa iniziativa avevano ricevuto gli inviti 800 ragazzi e ragazze dai 18 ai 19 anni dei Comuni di Vezzano, Albinea e Quattro Castella.

Sono intervenuti Luigi Stevani, imprenditore Rail (setore iniettori per trasformazioni a metano); Marco Incerti, ingegnere meccanico, responsabile tecnico Ocsam Impianti, Gruppo Soudronic; Giovanni Campani, product manager crediti e sistemi informativi per il settore bancario; Bruno Bartoli, presidente dell'Ordine dei dottori commercialisti; Vittorio Lusvarghi, consulente e docente di Strategia d'impresa alla facoltà di Ingegneria dell'Università di Parma; Arrigo e Emanuela Burani, fondatori della catena Shopping Dog; Giuseppe Francia, imprenditore (Bellamia, rete di gelaterie affiliate - Acetaia Dodi). Il focus dell'incontro: condividere la propria visione del mondo del lavoro con un pubblico composto prevalentemente da ragazzi di 17-19 anni.

I relatori hanno risposto alle domande di Alberto Olmi, vicesindaco di Quattro Castella, che nella prima parte dell'incontro ha chiesto di raccontare l'itinerario professionale di ciascuno e le caratteristiche economiche e organizzative dei vari ambiti professionali.

In conclusione, ciascuno dei relatori si è soffermato sulle opportunità per i giovani nel settore economico che conosce direttamente. Il tutto con l'obiettivo di dare indicazioni e consigli sulle opportunità nelle filiere emiliane più promettenti.

Non sono pochi i numeri da primato del manifatturiero emiliano-romagnolo: 10 imprese ogni 100 abitanti; una quota del 12,7% in valore dell'export italiano; 18 miliardi di surplus commerciale; 464 medie imprese insediate sulle 3.256 del campione Mediobanca; 19 dei 140 distretti italiani censiti dal Monitor dei distretti; 46 sistemi produttivi locali specializzati; quasi il 10% del manifatturiero nazionale ha sede lungo l'asse della via Emilia. Infine, 5 delle 10 aziende valutate più dinamiche da Mediobanca (che nel 2012 hanno aumentato il fatturato del 20% sul 2007 con utili superiori al 4% sui ricavi) operano in Emilia-Romagna: Valsoia, Sicim, Rosetti Marino, Marposs e Faac. Tutti i settori hanno aziende al top: farmaceutica; agroalimentare; packaging; meccatronica, impiantistica, energia e grandi lavori; abbigliamento. E poi biomedicale, ceramica, meccanica agricola, cantieristica, automotive.

Oggi il modello è quello delle filiere lunghe e aperte, dove le aziende matrici sono più di una e dove tecnologia, innovazione e formazione sono sempre più gli argomenti di dialogo tra fornitori e committenti.

L'incontro di ieri è nato per iniziativa del Centro delle famiglie, da 10 anni attivo sul territorio. Negli ultimi due anni sono aumentati gli incontri tra operatori del Centro famiglie e genitori e giovani che si trovano a fare i conti con la crisi economica, con la mancanza di prospettive professionali, con la fatica nel gestire il cambiamento del proprio ruolo all'interno della famiglia a seguito di cassa integrazione o licenziamento. Sono aumentate le richieste di sostegno da parte di genitori ultracinquantenni che si trovano a fare i conti con i problemi economici e di realizzazione dei figli 20-30enni.

Domenico Amidati