Gazzetta di Reggio

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Scontri, i video sotto la lente della Digos

di Evaristo Sparvieri
Scontri, i video sotto la lente della Digos

La Questura passa al setaccio i filmati dei tafferugli con Aq16: si stringe il cerchio su alcuni manifestanti arrivati da Bologna

27 aprile 2014
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Immagini video sotto osservazione, alla ricerca di eventuali responsabilità individuali da parte di singoli rappresentanti dei collettivi e dei centri sociali. Il giorno dopo i tafferugli scoppiati in via Emilia Santo Stefano, dalla Questura esprimono soddisfazione per lo svolgimento delle varie iniziative legate alla Festa di Liberazione, quando il centro storico è stato teatro di almeno tre diverse manifestazione ad alto rischio incidenti: il corteo istituzionale con la delicata presenza del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, in piazza Martiri del 7 Luglio; il discusso convegno della Lega Nord all’hotel Posta, con il segretario federale Matteo Salvini, e il contro-corteo dei centri sociali, organizzato dal laboratorio Aq16 proprio per contestare il leader del Carroccio. Una situazione di tensione palpabile, soprattutto quando i militanti dei collettivi hanno forzato ben due sbarramenti in via Emilia Santo Stefano, facendo volare via per due volte le transenne di sicurezza in un duro faccia a faccia con le forze dell’ordine, prima di essere convinti ad indietreggiare con una lunga azione di temporeggiamento da parte degli agenti della polizia. Un’azione che ha evitato l’acuirsi di uno scontro che a lungo è sembrato nell’aria, evitato anche sulla base del piano predisposto dal vicequestore, Cesare Capocasa, che ha consentito lo svolgimento di tutte le manifestazione senza l’intervento dei reparti pesanti, mantenendo in tal modo la situazione sotto controllo senza scaldare ulteriormente gli animi. Alla fine, nessun ferito, nè tra i manifestanti nè tra i tanti passanti, molti dei quali hanno assistito in diretta ai tafferugli dalle laterali di via Emilia Santo Stefano senza riportare conseguenze. Qualche leggera contusione, invece, per gli agenti di polizia, per un episodio di tensione considerato dalle forze dell’ordine piuttosto raro nella nostra città. E proprio per vederci chiaro, dalla Digos hanno già acquisito le immagini video girate con la telecamera dalla polizia scientifica direttamente sui due punti teatro degli scontri. In particolare, la visione dei filmati servirà ad individuare comportamenti e atteggiamenti individuali che possano avere rilievi penali. Le indagini si starebbero concentrando soprattutto su un piccolo gruppo di manifestanti reggiani, ai quali tuttavia durante il corteo si sono aggiunti anche esponenti di centri sociali provenienti da altre zone dell’Emilia, soprattutto da Bologna. Proprio questi ultimi sarebbero ritenuti tra i principali sobillatori dei tafferugli.

@evarspar

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