Gazzetta di Reggio

Aveva architettato un sistema quasi infallibile. Perché nel giro di un anno e mezzo – ma gli investigatori sono convinti da molto di più – era riuscito a intascarsi qualcosa come 143mila euro. Ai danni del negozio del quale era niente meno che il direttore.

Ma un ammontare così elevato non poteva non dare nell’occhio. E gli addetti alla contabilità, alla fine, se ne sono accorti. Quando gli investigatori hanno chiuso il cerchio, lui però si era già allontanato da Reggio. Intanto, però, è stato denunciato per truffa e produzione di materiali falsi.

Tutto è successo in città. Ai danni di un negozio specializzato nella vendita di abiti per bambini, facente parte di una catena. Qui i titolari si sono accorti di una grossa cifra di addebito. Così, hanno denunciato tutto alla polizia e sul caso si sono concentrati gli investigatori della Squadra mobile.

I quali hanno scoperto che il direttore, P.F. 42 anni, era riuscito attraverso le “gift-card”, le carte prepagate che i clienti possono regalare, a escogitare un sistema per impossessarsi del denaro.

Un sistema arzigogolato che gli permetteva, attraverso l’attivazione di un account a suo nome, di “dividere” la somma prepagata. Che solo in parte finiva sui conti del negozio, mentre l’altra se la intascava lui.

Il giochino, però, alla fine è stato scoperto. Peccato però che lui nel frattempo si fosse già allontanato da Reggio.

Contattato telefonicamente dalla questura, ha detto di essere all’estero. E interrogato sull’ammanco nel negozio dove lavorava fino a poco tempo fa, ha infine ammesso le sue responsabilità.

Ma ha aggiunto che ormai lui di quella cifra non è più in possesso.

Per lui è scattata la denuncia. Le indagini proseguono. La truffa risale al gennaio 2013 fino al marzo scorso. Ma si sta accertando se non sia partita molto tempo prima.